Mentre la Casa Bianca cerca di risolvere il rebus dello stop ai fondi per l’Ucraina decretato lo scorso fine settimana dal Congresso, da Washington arrivano notizie inaspettate su forniture militari a Kiev: da trasferire all’alleato impegnato nella guerra contro l’In In Russia negli ultimi giorni si trovano migliaia di armi e munizioni di origine iraniana. Quasi una ritorsione per il regime di Teheran, a lungo accusato dagli Usa di aver fornito armamenti – droni in particolare – all’esercito di Mosca. Non che l’Iran abbia cambiato linea, ovviamente: le armi e le munizioni in questione sono quelle rubate dagli Usa in una serie di operazioni militari navali nel Golfo, spesso condotte con gli alleati. Nell’ultimo anno, come spiegato dall’art Cnn, la Marina americana ha preso il controllo di migliaia di fucili d’assalto di fabbricazione iraniana e di oltre un milione di proiettili dalle imbarcazioni utilizzate da Teheran, spesso con il “trucco” di non sventolare alcuna bandiera, per rifornire i suoi alleati nello Yemen, gli Houthi. Ciò che il Pentagono sta ora trasferendo all’Ucraina, in particolare – l’operazione sarebbe stata effettuata lunedì – sono le armi confiscate dalle forze americane in un’operazione condotta nel dicembre 2022: si tratta di 9mila fucili, 284 mitragliatrici, 194 lanciarazzi. , oltre 70 missili guidati anticarro e oltre 700mila proiettili, ha precisato in un comunicato il Comando centrale americano. “Quelle munizioni sono state trasferite dalle Guardie rivoluzionarie iraniane allo Yemen in violazione della risoluzione 2216 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, hanno spiegato i leader militari statunitensi.
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