Gli ascolti, gli spettatori e gli share di ieri: la quinta puntata di Che tempo che fa sul Nove è stata caratterizzata dall’intervento di Beppe Grillo e ha portato a casa il 12%. La vincitrice della serata è stata la fiction Lea su Rai 1
Di seguito sono riportati i ascoltare la TV Di IeriDomenica 12 novembre.
L’intervento del comico e garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo valso a Che tempo fa più di un punto percentuale: dopo la trasmissione di Fabio Fazio sui Nove lo erano 2,5 milioni di spettatori ieri sera per il Quota del 12,1%..
Il vincitore della serata è stato lo sceneggiato di Rai 1, Lea – I nostri figli.
#CTCF scrive un nuovo record su @Nove: 2,5 milioni di telespettatori e il 12,1%, confermando Nove sul podio delle reti nazionali.
Grazie a tutti e a domenica prossima! pic.twitter.com/0Q7Zi2NYCf
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) 13 novembre 2023
In prima serata sulle singole reti c’erano:
Su Rai 1 fiction Lea – Un nuovo giorno 2, I nostri figli: 3.040.000 telespettatori per uno share del 15,9%.
Su Rai2 La caserma 2: 766.000 spettatori per uno share del 3.8%.
Su Rai3 Rapporto:1.443.000 spettatori per uno share del 7.2%.
Sulla Rete 4 Diritto e rovescio: 755.000 telespettatori, 5,1% di share
Fiction su Canale 5 Terra amara: 2.507.000 telespettatori per uno share del 15,03%.
Su Italia 1 la fiction Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: 1.133.000 telespettatori, 6,4% di share
Su La7 In Onda: 388.000 telespettatori, 2,2% di share.
Sono Tv8 Star Wars: una nuova speranza: 392.000 telespettatori, 2,2% di share.
Sui Nove Che tempo fa: 2.487.000 telespettatori in programma per uno share del 12,1% e La tavola 1.342.000 telespettatori per uno share del 9,7%.
Nel pomeriggiosu Canale 5 l’ottava puntata di Amici (ecco le nostre pagelle): 3.126.000 telespettatori, 23,5% di share.
IL la settimana scorsa, la quarta puntata del programma di Fabio Fazio aveva totalizzato 2,2 milioni di telespettatori per uno share del 10,5%. Come accennato, ieri l’intervento di Grillo era molto atteso.
Come ha scritto sul Corriere Emanuele Buzzi, il suo ritorno in tv con uno show, il Beppe Grillo-Spettacolo. Il garante Cinque Stelle domina la scena, mescolando brani del suo repertorio, soprattutto del suo ultimo programma Io sono il peggiore, con battute sui protagonisti della scena politica. In realtà Grillo impiega mezz’ora prima di pungere volti noti e meno noti del Movimento. Prima il fondatore del Movimento Cinque Stelle attacca un grande ex: Giggino la cartella, sto parlando di Di Maio, era il politico più preparato ma non pensavamo si lasciasse prendere dal potere di organizzare le persone. Lui e io abbiamo scelto Conte. Ho guardato i programmi, le idee, se di destra o di sinistra non importa, se è una buona idea. Ma poi ci ha pugnalato….
Poi scherza sull’attuale leader della stella, Giuseppe Conte: Quando l’ho scelto non era iscritto al Movimento. un bell’uomo, laureato, parla inglese, poi parlava e si capiva poco… perfetto per la politica… ma migliorato. Poi ammette: all’inizio c’è stata una bella litigata. C’è una frustata anche contro l’esecutivo Meloni. Questo governo è una decalcomania, più ci sputi sopra più si appiccica. Devi stare fermo e quando si asciuga si stacca da solo, dice Grillo. E aggiunge: Il tessuto sociale si sta sgretolando e il governo sta cercando di fare quello che può.
Il fondatore del Movimento Cinque Stelle difende le battaglie storiche del Movimento, dal reddito di cittadinanza al Superbonus. Anche il super bonus edilizio era un’idea, con Draghi gli accordi erano che doveva durare almeno 5 anni, come il reddito di cittadinanza, e poi doveva essere diluito. Invece li hanno fermati, dice. Ma politica marginale. E la spinta più dura riguarda il settore privato. Grillo, infatti, ne parla nel suo intervento Giulia Bongiorno, senatore della Lega e legale della ragazza che ha accusato di violenza sessuale il figlio di Grillo, Ciro. un avvocato, presidente della Commissione Giustizia, un senatore della Lega che tiene comizi davanti ai tribunali – dice il fondatore del M5S – dove c’è un caso a porte chiuse… inappropriato. Quindi tutto si confonde. Ma prima che Grillo vada oltre, Fabio Fazio lo ferma.
Ma lo show del garante Cinque Stelle era cominciato con altre speranze. Questa è una campana. Se stono, chiamatemi, disse entrando nello studio televisivo. Ma Grillo allora era un fiume in piena, citando aneddoti già presenti negli ultimi spettacoli. E lanciando battute. L’unica costante che ripete più volte è quella che sembra una battuta, ma che segna una scelta (forse) definitiva tra spettacolo e politica. Non posso guidare o portare un movimento politico a una conclusione positiva, mi sono ritirata per vedere cosa succede, dice più volte. Solo al mondo dei media e della tv il fondatore riserva un pari numero di battute (quasi sempre imperdibili). Tra il serio e il faceto, Grillo ricorda: Avevo fondato il Movimento ma avevo aderito al Pd, ad Arzachena. E arringa: sono qui per capire se sono il peggiore. Sì, sono il peggiore. Ho peggiorato questo Paese, non c’è da scherzare. L’ultima intervista a Vespa ho perso le elezioni, tutti quelli che ho mandato aff… sono al governo, ho lottato in tutto il mondo e adesso vado al bar e mi fate pagare il caffè. E ancora: Bruno Vespa ha scritto un libro Da Mussolini a Beppe Grillo ma ve ne rendete conto? Quando vedo un suo libro in una stazione di servizio, lo copro con quello di Casalino, wow!. Sono finiti gli anni dello Tsunami tour, del megafono M5S Grillo: lui stesso spiega di avere almeno quattro vite. L’ultima è una pagina nuova, sempre più lontana dalla ribalta dei palazzi.
13 novembre 2023 (modificato il 13 novembre 2023 | 10:45)
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