Se non lo è crisi Manca poco: il governo Conte vive giorni di difficoltà a causa di malcontento di Matteo Renzi per quanto riguarda la scelta del Premier di pensare ad una cabina di regia per la gestione delle risorse del Fondo Recupero, con quanto possibile abbandono di Italia Viva da parte della maggioranza che coinvolgerebbe il caduta del secondo governo Conte.
E anche in Movimento a 5 stelle è nel Partito Democratico i dissidenti non mancano, con il Presidente del Consiglio che attraversa una delle fasi più delicate dall’inizio del suo secondo governo.
Il Premier, di ritorno dall’Europa dove è stato raggiunto un risultato cosiddetto “storico” per quanto riguarda il Fondo per la ripresa, ha in programma un confronto con le forze della maggioranza – essere “collettivamente” quello “individualmente”- per capire se la base per continuare esiste. Una vera verifica a maggioranza, per valutare se ci sono “determinazione e fiducia reciproche“Per andare avanti in questa fase.
Ma cosa potrebbe accadere se cadesse il governo Conte? C’è il rischio che non si trovi un accordo e in quel caso la crisi del Governo potrebbe essere formalizzata subito dopo l’approvazione della Legge di Bilancio (è difficile, infatti, che ci siano novità in tal senso nell’esame completo di la manovra finanziaria).
Ci sono diverse ipotesi e gli esponenti della maggioranza l’hanno fatto idee diverse. Dal ritorno al voto a una nuova maggioranza, fino alla possibilità di un Conte; gli scenari possibili sono diversi, vediamo chi spinge per uno e chi per l’altro.
Se cade il governo Conte, è possibile una nuova maggioranza
Nelle ultime ore Matteo Renzi ha spiegato al quotidiano la sua posizione Paese, indicando i motivi che potrebbero portare Italia Viva alla rottura con il governo. Una rimozione che porterebbe alla caduta dell’Esecutivo, con possibilità di uno nuova maggioranza.
Come ha spiegato il leader di Italia Viva, infatti, prima di sciogliere il Parlamento e decretare il ritorno al voto, il Presidente della Repubblica dovrebbe valutare se esistono le condizioni – oltre che i numeri – per una nuova maggioranza. E secondo Renzi le possibilità di arrivare al 2023 con questo Parlamento ci sono, anche con una maggioranza diversa da quella odierna.
Ovviamente non ci sarebbe Conte alla guida del nuovo esecutivo: più probabilmente il nome di Mario Draghi, dove a supportarlo ci sarebbe un file Governo di ampi accordi. Una nuova maggioranza che potrebbe includere anche il Lega: nelle ultime ore, infatti, Salvini si è detto disponibile a sostenere un “Un governo serio che può guidare l’Italia verso nuove elezioniE anche Forza Italia dovrebbe essere nella stessa posizione. Tuttavia, non tutti al centro sono d’accordo su questa possibilità: Giorgia Meloni, infatti, ha ribadito che i Fratelli d’Italia non sosterranno mai un Esecutivo con al suo interno il Pd o il Movimento 5 Stelle.
Se cade il governo Conte è possibile tornare al voto
Ci sono politici che, però, rifiutano l’ipotesi di una nuova maggioranza sperando in una tornare a votare dovrebbe cadere il secondo governo Conte.
Ad esempio, il presidente della Camera, Roberto Fico, ha dichiarato che se il Governo dovesse cadere l’unica ipotesi sarebbe quella di un ritorno anticipato alle urne.
Sì, ma con quale legge elettorale? E siamo sicuri che i partiti che oggi sono in maggioranza accetterebbero di cedere il Paese al centrodestra – chiaramente favorito secondo i sondaggi – per dargli la possibilità di eleggere il Presidente della Repubblica?
Se il governo cade, è possibile un rimpasto
Un’altra possibilità è quella di un conte ter, cioè di a Rimpasto di governo. A “autunno“Controllato allo scopo di consolidare la maggioranza che sia alla Camera che al Senato ha numeri sempre più ristretti.
Il confronto con le altre forze della maggioranza, quindi, potrebbe portare anche a un rimpasto, con ilingresso nel governo di Matteo Renzi come ministro.
Un nuovo patto da rispettare scadenza del termine: per la prima volta Conte si è aperto a questa possibilità, anche perché le altre due ipotesi lo vedrebbero troncare.