In aereo vicini vicini, in treno distanziati, su autobus in Lombardia posti occupati al 100%, mentre rappresentano il 25% o il 50% della capacità totale per la quale il veicolo è omologato. E in chiesa hai bisogno di un metro laterale e frontale tra i partecipanti
di Nicoletta Cottone
In aereo vicini vicini, in treno distanziati, su autobus in Lombardia posti occupati al 100%, mentre rappresentano il 25% o il 50% della capacità totale per la quale il veicolo è omologato. E in chiesa hai bisogno di un metro laterale e frontale tra i partecipanti
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In aereo vicini vicini, in treno distanziati. C’è una mancanza di omogeneità nelle regole applicate nel paese per combattere la pandemia di coronavirus, che sembrano avere una geometria variabile. È singolare, infatti, che in un aereo si possa stare fianco a fianco e sui treni ad alta velocità bisogna usare i posti al 50 percento. E che su alcuni autobus la distanza di un metro deve essere rispettata, mentre in Lombardia tutti i posti possono essere occupati. E in chiesa hai bisogno di un metro laterale e frontale tra i partecipanti. O che i bridge club sono costretti a tavoli di 1,30 x 1,30 metri, una regola che ha più che dimezzato i posti disponibili e sta costringendo molti a chiudere a causa della difficoltà di sostenere affitti elevati a fronte di entrate molto basse e investimenti significativi richiesti. Un danno per questo sport che con CONI è stato quantificato in 3-4 milioni proprio per quest’anno. Ma su cui tutti sembrano brillare.
Il distanziamento previsto da Speranza
L’ultima ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza firmato il 1 ° agosto, prevede che in tutti i luoghi al coperto accessibili al pubblico, le maschere devono essere indossate, compresi i mezzi di trasporto e tutti i luoghi in cui non è possibile mantenere la distanza. I bambini di età inferiore ai sei anni e quelli con disabilità incompatibili con l’uso continuo della maschera non sono soggetti all’obbligo, così come quelli che interagiscono con queste persone. La distanza di sicurezza da mantenere è fissa in un metro. Eventuali eccezioni devono essere approvate dal Comitato tecnico scientifico con cui si avvale il capo del Dipartimento della Protezione civile.
In aereo, gomito a gomito e cambio della maschera ogni 4 ore
Dal 15 giugno, invece, viaggi aerei senza distanze secondo le linee guida dettate dall’AESA, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea. L’Italia in quella data si è allineata con il resto del continente europeo. Per volare, basta indossare la maschera e avere una temperatura corporea inferiore a 37,5 che verrà misurata dai termoscanner. Quindi, passando le porte di un aeroporto, devi indossare una maschera, che deve essere cambiata ogni quattro ore. L’unica eccezione sono i bambini di età inferiore ai 6 anni. All’aeroporto devi mantenere una distanza di un metro (che diventa 1,5 o 1,8 metri in altri paesi europei). Tuttavia, questa separazione non esiste più una volta saliti a bordo dell’aeromobile, dove è consentito trasportare un piccolo bagaglio a mano. Secondo quando gli esperti spiegano, è così grazie a sistema di circolazione dell’aria all’interno dell’aeromobile, progettato per circolare al 50% dall’esterno e al 50% dall’interno, ma filtrato 20-30 volte ogni ora. In pratica, ciò che respiri quando sei in quota cambia ogni 2-3 minuti, dicono gli esperti. E gli aerei che sorvolano lo stivale, da Boeing ad Airbus ed Embraer, soddisfano queste linee guida.
Tornando indietro per i treni
L’ordine del ministro Speranza obbligò invece le compagnie ferroviarie a fare un passo indietro rispetto alle indicazioni del Ministero dei Trasporti, ripristinando il distanziamento sociale di almeno un metro che era terminato il 31 luglio su treni ad alta velocità. Tanto che sono tornati a viaggiare a pieno carico, con il 100% dei posti occupati. Un rovescio per il quale il ministro ha chiesto “la necessità di continuare sulla linea della prudenza. Sfortunatamente, la battaglia non è ancora vinta”, invitando a rispettare tre regole fondamentali: “la distanza di almeno un metro, l’uso di maschere e lavaggio frequente delle mani. Il rispetto di queste tre regole è davvero decisivo nella fase di coesistenza con il virus ». Esatto, ma perché queste regole sono derogabili sugli aeroplani? Nel frattempo, Italo informa che, in linea con l’ordine” emesso improvvisamente ” dal Ministro della Salute che reintroduce, con effetto immediato, l’obbligo di allontanamento nei treni ad alta velocità – ha cancellato, “a dispetto di se stesso”, 8 treni del mattino e numerosi biglietti per i treni pomeridiani. 8 mila passeggeri coinvolti che non potevano usare biglietto già acquistato.
Su autobus senza controllo
Anche sugli autobus in generale sono previsti spazi, maschere e luoghi alternati, ma non per tutti. Ad esempio, in Lombardia l’ultima ordinanza n. 590 firmato dal Governatore Attilio Fontana, su autobus, filobus, tram, metropolitane, treni, servizi di navigazione e trasporto in funivia, consente di occupare tutti i posti. I posti in piedi possono invece essere occupati, a seconda del caso, per il 25% o il 50% della capacità totale per la quale il veicolo è omologato. Per salire a bordo, in breve, hai bisogno di una calcolatrice. È difficile capire chi controlla in tempo. Quindi, almeno finora, in Lombardia ci si può sedere fianco a fianco. In chiesa, tuttavia, è richiesta una distanza di un lato e un metro anteriore tra i partecipanti. Misteri delle regole.