La preoccupazione cresce nel Regno Unito poiché il governo annuncia “misure più restrittive” pronte ad entrare in vigore
Il primo ministro Boris Johnson ha affermato che questa settimana il Regno Unito sta affrontando la seconda ondata di Covid-19 e ha delineato nuove restrizioni per i residenti delle regioni del nord, nord-ovest e centro dell’Inghilterra più colpite. Tra queste misure, il governo britannico sta introducendo un obbligo legale di autoisolamento, a partire dal 28 settembre, per le persone che risultano positive al test o sono chiamate a farlo dal Servizio Sanitario Nazionale (NHS). “Il modo migliore per combattere il virus è che tutti seguano le regole e che le persone a rischio di trasmissione della malattia si isolino”, ha detto il primo ministro in un comunicato.
Le pattuglie iniziano a Madrid Preoccupante anche la situazione in Spagna. A Madrid, oltre 200 poliziotti sono stati schierati dal comune per effettuare dozzine di controlli casuali nella settimana in cui verranno attivati blocchi locali in sei distretti della capitale. Il provvedimento interesserà oltre 800mila persone in tutta la regione, la più colpita del Paese.
Il piano ruoterà attorno a quattro assi: pattuglie stradali, campagne di informazione nei primi due giorni, e successivamente possibilità di effettuare multe (da 600 euro in su), controlli di quarantena e rinforzi alle forze dell’ordine nelle zone affollate. Il ministero della salute ha riferito che almeno 1.500 persone in tutta la regione non hanno rispettato i protocolli di sicurezza negli ultimi tre giorni.