Mentre i numeri di positivi, nei bollettini emessi dai governi di tutto il mondo, tornano a crescere, migliaia di persone scendono in piazza in Europa (da Berlino a Londra) per protestare contro le misure anti-Covid
18mila scendono in piazza a Berlino contro le misure anti-Covid La manifestazione più eclatante di questo sentimento di intolleranza è andata in scena a Berlino, dove 18mila persone sono scese in piazza contro le misure anti-Covid decise dal governo, ma sono state organizzate manifestazioni minori anche a Londra, Parigi e Zurigo. La manifestazione è stata autorizzata dopo uno scontro in tribunale: le autorità inizialmente volevano vietare la marcia, che si è svolta mentre nel Paese nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.479 nuovi contagi e un decesso.
Manifestazioni anche a Londra Migliaia di persone hanno anche preso a manifestare in Trafalgar Square a Londra contro l’uso di maschere, vaccini e possibili quarantene di cui parlava il governo. Il ministro della Salute Matt Hancock ha avvertito che se i casi aumenteranno nel Paese sarà necessario “adottare blocchi locali molto estesi o intraprendere ulteriori azioni nazionali”. Il governo ipotizza che nello “scenario peggiore” ci siano 80.000 morti. Ma secondo i manifestanti scesi in piazza, il Covid-19 sarebbe solo una bufala che consente ai governi di esercitare il controllo sulle masse. “Le maschere sono museruole” e “le persone sane non sono contagiose” sono alcuni dei segni mostrati dai manifestanti.
Proteste anche a Parigi Scene e slogan simili dello stesso tenore, anche se con numeri notevolmente inferiori, sono stati visti a Parigi: circa 300 persone si sono radunate in Place de la Nation per protestare contro l’uso obbligatorio delle maschere con il grido di “libertà, libertà” e con il sostegno di alcuni giubbotti gialli. Nel paese è stata una delle prime manifestazioni di questo tipo. Gli ufficiali hanno multato 123 persone per non aver indossato maschere.
Migliaia di manifestanti contro il governo a Zurigo Anche a Zurigo, in Svizzera, un migliaio di manifestanti si sono radunati sull’Helvetiplatz cantando slogan simili e rifiutandosi di indossare l’equipaggiamento protettivo.
Oltre 800mila morti nel mondo Intanto il numero dei contagi non sembra volersi fermare mentre a livello globale la pandemia ha già ucciso almeno 838.271 persone. Gli Stati Uniti sono sempre in testa per numero di vittime (181.779), seguiti dal Brasile con 119.504, dal Messico con 63.164, dall’India con 62.550 e dalla Gran Bretagna con 41.486. Preoccupante anche la situazione in Corea del Sud, tra i primi paesi ad affrontare con successo la fase iniziale della pandemia e ora alle prese con una recrudescenza dell’epidemia. La pressione sugli ospedali è ora a livelli di allerta dopo che i contagi sono triplicati per 16 giorni consecutivi: solo circa 15 posti letto sono disponibili immediatamente per i casi più urgenti.
