In uno dei quartieri più colpiti dal virus, Neukoelln, la polizia ha trovato inquietanti volantini negazionisti di un gruppo di sedicenti “Medici per l’informazione” che avvertivano di presunti, imminenti, “obblighi di vaccinazione”. Il governo Merkel, in un Paese afflitto dal fenomeno no-vax, che negli ultimi mesi è sceso in piazza fianco a fianco con vari neonazisti e complottisti, ha fatto notare più di una volta che non ci sarà mai un vaccino contro il coronavirus obbligo.
Ma per quella preponderante fetta di cittadini che non aspetta altro che di potersi proteggere dalla pandemia con un vaccino, è arrivata una doccia fredda. Il Koch Institute (Rki), l’ente governativo che centralizza i dati sul coronavirus, ha deluso chi sperava non in un inverno, ma almeno in una primavera meno rigida. I vaccini anti-covid previsti dal 2021, ha detto, saranno inizialmente distribuiti agli anziani e alle categorie a rischio, quindi non a tutta la popolazione. Il documento strategico Rki è un invito ai cittadini a non illudersi in un rapido ritorno alla normalità.
“Nel trattamento del Covid-19 servono misure di contenimento regionali e limitate nel tempo adatte al rischio”, ha commentato il presidente del Koch Institute, Lothar Wieler, ricordando che la priorità, nei prossimi giorni, dovrà essere quella di evitare un sovraccarico del sistema sanitario. Domani Angela Merkel incontrerà i governatori del Land per cercare di trovare una piazza nell’arlecchino delle regole che ormai caratterizza il Paese grazie alle decisioni autonome del Land su viaggio, alloggio e regole di allontanamento.
Nel frattempo, i nuovi contagi giornalieri in Germania rimangono sopra i 4000; raddoppiato in una sola settimana. Martedì ne sono stati registrati 4122, un po ‘meno del picco di sabato, quando ne erano emersi oltre 4.700. Il numero totale di morti dall’inizio della pandemia è stato di 9634 e 329,453 sono stati infettati.