“Un biglietto aereo, a bufferTrova concreta applicazione lo slogan coniato dal direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia. All’aeroporto di Fiumicino, nei prossimi giorni partirà un esperimento su cui si concentrerà l’attenzione del mondo. Non è un’esagerazione perché il futuro degli aeroporti e delle compagnie aeree dipenderà da questa formula fino a quando non avremo un vaccino. Ai passeggeri del volo Roma–Milano Alitalia effettuerà il tampone rapido, quello che tra 15 minuti dice se siamo positivi. Ciò ridurrà drasticamente le possibilità che i passeggeri infetti salgano a bordo. Dice l’assessore alla Salute della Lazio, Alessio D’Amato: «Crediamo molto in questo progetto e siamo pronti a partire. Abbiamo già ottenuto ottimi risultati con il sistema di buffer di arrivo per i voli dai paesi ritenuti a rischio, Malta, Spagna, Croazia e Grecia. Adesso vogliamo andare oltre ».
LEGGI ANCHE -> Coronavirus in Europa: casi in diminuzione in Francia, 3.800 positivi in Spagna in un giorno
Il piano è ambizioso e quasi rivoluzionario, perché se l’applicazione pratica si dimostra funzionante Roma–Milano, sarà possibile andare oltre ed effettuare controlli alle partenze su importanti rotte che ad oggi sono state pesantemente colpite dall’emergenza coronavirus: la Roma-New York e la Roma-Dubai. Aeroporti di Roma ha dimostrato grande fiducia nell’importanza di portare i test ai terminal, tanto da aver già allestito gli stand non solo al Leonardo Da Vinci, ma anche a Ciampino, che le hanno permesso di ricevere il riconoscimento di accreditamento sanitario rilasciato dall’Airport council international (Aci). I tamponi agli arrivi sono importanti, ma (relativamente) meno complicati: ieri anche la stampa internazionale (a cominciare da La Vanguardia, quotidiano catalano) ha parlato del sistema dei tamponi nell’aeroporto romano. L’unico limite, per motivi organizzativi, è che le squadre della Regione Lazio potrebbero garantire il tamponi fino alle 18, ma adesso andremo avanti fino a tardi, perché sarà allestito un drive in nel parcheggio sosta lunga. “Crediamo fortemente in questi tamponi rapidi, che sono stati validati dallo Spallanzani e che, ogni volta che li incrociamo con quelli molecolari, confermano la loro affidabilità – afferma D’Amato – per questo abbiamo aderito alla gara che la Regione Veneto stava correndo. e ne compriamo un milione, li useremo anche nelle scuole ».
Ma la tecnologia, sul fronte dei test che devono riportarci alla normalità per i mesi che ci separano dal vaccino, è in funzione, e allo Spallanzani ora stanno testando un altro sistema, ancora più semplice e veloce che si basa sulla raccolta. di saliva, con una risposta immediata. In sintesi, se tutto va bene, il passaggio al test diventerà più o meno come quello del metal detector. “In Lazio siamo stati i precursori di questo, è bello vedere che ora il Ministero della Salute sta seguendo questa formula”, osserva D’Amato, che aveva giocato in anticipo con gli assorbenti interni a Leonardo Da Vinci a chi tornava dal Bangladesh, dove la circolazione del virus è stata elevata, portando di fatto i test all’interno di un aeroporto per la prima volta.
Il riferimento a Speranza è la conferma ieri da parte del ministro del piano di stringere un accordo con Spagna, Francia e Germania per effettuare i test del coronavirus sia agli arrivi che alle partenze dei voli tra i quattro Paesi. In questo modo si evitano le chiusure delle frontiere e anche le incomprensioni, perché oggi, ad esempio, l’Italia sta tamponando chiunque arrivi dalla Spagna. Speranza ha dichiarato in un’intervista all’Huffington Post: «Tamponi all’arrivo, divieto di accesso e transito, obbligo di quarantena. Quando prendi una tale misura, il paese coinvolto attualmente la vive in modo ostile. Dico: visto che dobbiamo convivere con il virus per diversi mesi, lavoriamo sulla reciprocità delle misure e diamo il buon esempio tra i grandi paesi europei. Mettiamoci alla prova partendo dagli aeroporti. Cioè: se uno dall’Italia va a Madrid o Parigi, viene testato all’arrivo e così fa uno che dalla Spagna o dalla Francia arriva in Italia. Chiaramente, la misura deve essere attuata per tutti i cittadini, indipendentemente dalla nazionalità ”.
Ultimo aggiornamento: 05:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA