dal centro di comando di Hamas al nascondiglio degli ostaggi

“Sotto l’ospedale pediatrico di Gaza abbiamo trovato un centro di comando e controllo di Hamas.” Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) entrano nell’ospedale pediatrico Rantisi di Gaza dopo l’evacuazione e, in un video, mostrano le prove di quanto sostengono ormai da giorni: nel seminterrato dell’ospedale c’è una base di miliziani palestinesi e, a destra sotto, erano nascosti gli ostaggi rapiti il ​​7 ottobre. “Nel seminterrato abbiamo trovato un commando terroristico, giubbotti esplosivi, granate, fucili d’assalto AK-47, esplosivi, giochi di ruolo e altre armi”, ha spiegato il portavoce delle forze armate Daniel Hagari nel video diffuso dall’IDF. “Abbiamo anche trovato segni che Hamas teneva degli ostaggi qui, segni che sono oggetto di indagine”, ha aggiunto Hagari. Intanto, nel 39esimo giorno di guerra a Gaza, la situazione è sempre più insostenibile attorno all’ospedale Al-Shifa, che si trova nel centro della città ed è il principale ospedale della Striscia. Da una parte i medici che denunciano una “situazione catastrofica” con cure sospese per decine di pazienti e vittime anche tra operatori sanitari e neonati prematuri fuori dalle incubatrici, dall’altra Israele che ribadisce che Hamas ha una propria sede all’interno dell’ospedale e utilizza civili come scudi umani.

La base di Hamas nel seminterrato

«Abbiamo trovato prove che i terroristi di Hamas sono tornati in questo ospedale dopo il massacro del 7 ottobre, dopo aver massacrato gli israeliani nelle loro case. Hamas si nasconde negli ospedali. Oggi li mostriamo al mondo”, ha detto Hagari, mostrando una moto, con fori di proiettile, probabilmente utilizzata nell’attentato del 7 ottobre. In una stanza, una sedia con delle corde e abiti femminili per terra. Nel seminterrato anche docce e un bagno. Nelle vicinanze ci sono i pannolini e un biberon. In un’altra stanza, divani e poltrone. Niente finestre ma tende alle pareti: “Una stanza utilizzata per registrare video”, ha spiegato Hagari, mostrando anche un foglio che conterrebbe i turni di guardia dei terroristi. Mentre i combattimenti a Gaza si intensificano e i negoziati per un cessate il fuoco appaiono sempre più lontani, Israele viene pesantemente criticato per l’assedio del complesso ospedaliero di Al-Shifa. Secondo Tel Aviv, Hamas lo utilizza come nascondiglio e centro operativo, ma le Nazioni Unite hanno ricordato a Israele che ciò non lo esonera dall’obbligo di risparmiare i civili. Gli attacchi agli ospedali rappresentano un punto critico del conflitto che mette Tel Aviv a rischio di perdere il sostegno internazionale. Dagli Stati Uniti, il presidente Joe Biden ha chiesto ancora una volta protezione per l’ospedale di al-Shifa: «Spero che ci siano azioni meno intrusive nell’ospedale. L’ospedale deve essere protetto”, ha detto ieri il presidente ai giornalisti riuniti nello Studio Ovale.

La guerra intorno all’ospedale Al-Shifa e le immagini diffuse dall’IDF

Israele sostiene da tempo che Hamas utilizza case, ospedali e scuole come scudi per i combattenti, in parte perché “il massacro di civili crea proseliti nel movimento di liberazione palestinese e, in secondo luogo, perché attira l’attenzione internazionale” sottolinea la rivista americana Newsweek. «Tuttavia – sottolinea – Tel Aviv ha fornito poche prove a sostegno di una base sotto l’ospedale e sia Hamas che il direttore dell’ospedale Shifa Mohammed Abu Selmia continuano a negare l’esistenza di un centro di comando sotterraneo».

“Se vedessimo i terroristi di Hamas sparare dagli ospedali, faremo quello che dobbiamo fare”, ha detto all’Associated Press il portavoce dell’esercito israeliano, il tenente colonnello Richard Hecht. L’elettricità è stata interrotta all’ospedale, secondo il portavoce del Ministero della Sanità di Gaza, Ashraf Al-Qidra, che ha detto a Reuters che molti pazienti, compresi i neonati, sono morti. Il New York Times ha riferito che migliaia di persone sono fuggite da Al-Shifa durante il fine settimana, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato ieri che la situazione è ormai “terribile e pericolosa” per coloro che si trovano all’interno dell’ospedale.

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