La vicinanza alla natura fa bene! Le ultime rivelazioni sono davvero sorprendenti, bisognerebbe cambiare casa
La società moderna ha portato la maggior parte delle persone a farlo staccarti dalla natura ad abbracciare il caos delle città ma, nonostante le nostre abitudini siano cambiate da centinaia di anni, il nostro corpo sembra continuare a cercare il contatto con la naturaspesso facendoci comprendere chiaramente questa esigenza, regalandoci immediati effetti positivi ogni volta che ci avviciniamo a loro.
Nel caos moderno, in ogni caso, spesso è difficile anche ascoltare il nostro corpoma alcuni studi recenti condotti sulla questione hanno portato alla luce evidenze scientifiche impossibili da negare. Vivere vicino alla natura e avvicinarsi ad essa Infatti, sarebbe una delle migliori soluzioni per salvaguardare il nostro benesserequello che è venuto fuori è incredibile.
Niente è meglio dei teatri naturali per rigenerare corpo e mente, i benefici che otterremo sono straordinari
Vivere a contatto con la natura è una scelta sempre più difficile, i ritmi moderni imposti dalla società, infatti, non sempre corrispondono a quelli naturali e molto più lenti. Con il passare degli anni e l’avanzamento delle tecnologie, gli esseri umani si sono allontanati molto dalla natura ma le nostre origini “selvagge” sono ancora ben radicate nel nostro io e la dimostrazione è arrivata grazie ad un recente studio effettuato da un gruppo di ricerca dell’Università di Università statale di Washington.
In questo caso i ricercatori hanno preso in esame un campione molto importante di quasi 50.000 persone, tutte di età superiore ai 65 anni e residenti nelle aree urbane dello stato di Washington. Attraverso uno studio meticoloso, gli studiosi hanno tentato di trovarne uno correlazione tra salute mentale dei soggetti e vicinanza a spazi verdi o spazi blucioè parchi, giardini, cimiteri o laghi, fiumi o oceani delle loro case, scoprendo qualcosa che non avremmo mai potuto immaginare.
L’analisi ha evidenziato che circa il 70% delle persone esaminate viveva in prossimità, cioè a meno di 800 metri, da uno spazio verde mentre il 60% di loro ad una distanza simile da uno spazio blu e, entrambe le categorie, mostravano un rischio di sperimentare un grave disagio psicologico rispetto a chi viveva lontano da queste zone.
Cambio di rotta nella pianificazione urbanistica, serve un futuro a contatto con la natura
Secondo quanto emerso dallo studio sembra inevitabile riflettere sull’ implicazioni che la natura può avere sulla nostra salute mentaleimplicazioni che se prese in considerazione richiederebbero uno studio approfondito nella pianificazione urbana delle città del futuro, assicurandosi che ogni centro non sia mai troppo lontano dalle zone verdi o blu.
La pianificazione urbana moderna, infatti, si è concentrata per molto tempo solo sull’efficienza e sulla densità, trascurando il bisogno primordiale dell’uomo vivere a contatto con la natura. Secondo i dati di questa ricerca, ma anche solo avvertendo le sensazioni che il nostro corpo ci trasmette dopo una passeggiata a contatto con la natura, non dobbiamo sottovalutare l’importanza di questi fattori.
Vivere a contatto con la natura non è solo un lusso o un piacere esteticoma un bisogno umano elementare capace di fare la differenza nel garantire vite felici o infelici, e soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia a lungo termine del nostro benessere mentale.