Enzo Iacchetti e quella rivelazione che lasciò tutti a bocca aperta, come nessuno avrebbe potuto immaginarla. Siamo abituati a vedere sempre il lato comico di lui ma in realtà c’è molto di più.
Senza togliere nulla agli altri conduttori, non preoccupatevi, ma quando ci pensiamo La notizia si spargeè impossibile non pensarci subito, Enzo Iacchetti e Ezio Greggio. I due sono “una squadra molto forte”, come cantava Checco Zalone ed è vero, hanno una sensazione che poche coppie di lavoratori hanno mai provato.
Diciamo che Enzo ed Ezio sono come Laurel e Olio, Totò e Peppino, Bud Spencer e Terence Hill. Sono quelle persone che lavorano alla grande da sole, ma insieme funzionano meglio e il divertimento è assicurato. Eppure, dietro tutti quei sorrisi e quelle battute, si nasconde un “lato oscuro” di Iacchetti che in pochi conoscevano. Ecco di cosa stiamo parlando.
Il dolore di Enzo Iacchetti
I l Signor Enzinocome lo chiama affettuosamente Greggio, ultimato poche settimane fa 71 anni e ha ancora molto da offrire non solo al mondo televisivo ma soprattutto a quello teatrale, il suo primo amore per eccellenza. Ovviamente Iacchetti non si è limitato a farlo La notizia si spargel’attore e conduttore si vanta un curriculum di tutto rispetto, fatto di esperienze sempre diverse, con ruoli totalmente opposti.
Eppure per noi sarà sempre lui il conduttore che insieme al suo amico Ezio e al suo cane Lucino ci permettono di trascorrere quella mezz’ora in totale armonia, molte sere all’anno. Anche se purtroppo molti che odia non capiscono quella simpatia innata che ha, e così puntuale lo insultano e lo minacciano. Stanco di tutto questo, Iacchetti ha deciso di farlo vicino suoi canali social, senza aver prima querelato i responsabili. COME ha dichiarato stesso: “Ci sono diverse cause legali in corso, le vinco tutte e i soldi vanno in beneficenza”.
Quel fardello pesante
Enzo Iacchetti non ha solo l’incubo degli haters da digerire, anche se forse è niente in confronto a quello che deve affrontare convivere da quando era piccolo. Ecco cosa ha detto al riguardo: “Vivo nella solitudine e amo il silenzio. Potrebbe essere depressione?… L’ho sempre avuta. Già da bambino ero vivace ma non parlavo, il palcoscenico per me era terapeutico. Tutti portiamo una croce, il mio è questo personaggio.”
Nonostante tutti i tempi bui che Enzo ha vissuto e vive, per sua fortuna e anche per noi, lo ha scoperto palcoscenico ed è grazie alla recitazione che è riuscito a diventare l’esilarante personaggio che tutti conosciamo oggi.