era in un’auto crivellata di proiettili

La speranza del padre era che sua figlia finisse nelle mani di Hamas. Almeno sarebbe stata viva. Invece, mercoledì, Eyal Waldman ha appreso che Danielle era una dei 260…

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La speranza del padre era che sua figlia fosse nelle mani di Hamas. Almeno sarebbe stata viva. Mercoledì invece Eyal Waldman lo sapeva Daniele lei era una di 260 le vittime della strage al rave party di sabato. Ha trovato il suo corpo in un’auto, grazie al tracciamento del cellulare.

Storia

Danielle Waldmann aveva 24 anni ed era israelo-americana: si era conosciuta Noam Shai Nell’esercito. Stavano insieme da sei anni e sognavano di sposarsi. Ma dopo gli attacchi di Hamas al festival musicale Supernova di sabato, di lei non si hanno più notizie. Tuttavia il padre di Danielle, fondatore della Mellanox (importante azienda di prodotti informatici), non si era perso d’animo. Approfittando del”Trova il mio iPhone” ha rintracciato il dispositivo di sua figlia. L’ha trovata a bordo di una Toyota bianca, nella quale Daniele aveva tentato di scappare con il suo fidanzato dai terroristi di Hamas. Dentro di lei c’era lei, uccisa a colpi di kalashnikov. Anche Noam è stato ucciso.

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La parola

«Gli spari provenivano da due direzioni», ha detto il padre, aggiungendo che «dai bossoli da noi rinvenuti risultavano almeno tre pistole che sparavano contro l’auto». E ancora i24NEWS, emittente israeliana, ha poi raccontato chi erano sua figlia e il suo fidanzato: «Danielle è nata in California, negli Stati Uniti. Lei era qui la bambina più felice di sempre e tutti l’amavano». Mentre «Noam è cresciuto qui in Israele». I due «si sono conosciuti nell’esercito e progettavano di trascorrere tutta la vita insieme». Sabato, alla festa vicino al confine con Gaza, «erano partiti con migliaia di bambini per celebrare la vitaper celebrare l’amore.”

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