Europa in rosso senza accordo Brexit più vicina. Ferrari giù a Milano dopo l’arrivederci CEO

Serviziogiorno di mercato

All’indomani dell’ECB Day, gli indici europei iniziano a chiudere la settimana all’insegna della cautela. In Piazza Affari riflettori puntati su Ferrari dopo l’addio a sorpresa del Ceo Camilleri. Euro in rialzo, spread stabile

di Stefania Arcudi e Andrea Fontana

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(AFP)

All’indomani dell’ECB Day, gli indici europei iniziano a chiudere la settimana all’insegna della cautela. In Piazza Affari riflettori puntati su Ferrari dopo l’addio a sorpresa del Ceo Camilleri. Euro in rialzo, spread stabile

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L’attesa per il via libera della FDA americana per distribuire il vaccino Pfizer-Biontech è compensata dalla preoccupazione espressa dalla BCE circa la ripresa nel 2021, dall’impennata dei casi di contagio in Germania (quasi 30.000 nelle ultime 24 ore con 598 morti) e dalla sempre più probabile assenza di un accordo tra Unione Europea e Regno Unito sulla Brexit.
Questi i temi che guidano l’ultima sessione di trading della settimana e spingere verso il basso il Borse valori europee , in linea con l’orientamento della seconda parte della seduta della vigilia, dopo che il presidente della BCE, Christine Lagarde, ha espresso preoccupazione per i gravi rischi per l’economia globale derivanti dalla pandemia e l’istituto di Francoforte ha annunciato un nuovo allentamento della politica monetaria e ha abbassato le previsioni di crescita dell’area dell’euro per il 2021.

A Piazza Affari riflettori puntati su Ferrari e Tim, debole Atlantia

Sul FTSE MIB tra i peggiori che ci siano Telecom, dopo il downgrade di Moody’s che ha abbassato il rating a Ba2 con outlook negativo, e Leonardo esposto nel Regno Unito e nel petrolio. Contenuto, dopo un inizio negativo, il declino di Ferrari, dopo dimissioni a sorpresa del CEO Louis Camilleri per motivi personali. Un’uscita, commentano alcune case di investimento, che nel breve termine potrebbe dare volatilità al titolo Reds ma che nel lungo periodo non dovrebbe incidere sulla strategia industriale. Le banche sono deboli perché si riduce l’ottimismo per il via libera delle autorità europee alla distribuzione dei dividendi, sospesa a causa della pandemia, mentre salgono i titoli del settore sanitario, dell’asset management e delle utility. In calo dello 0,2% Atlantia dopo la richiesta, anticipata da Radiocor, da CDP e dai fondi Blackstone e Macquarie di prorogare a gennaio i termini per un’offerta vincolante su Autostrade per l’Italia.

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I mercati stanno ancora valutando le decisioni della BCE

La vigilia della giornata sui mercati è stata segnata dagli annunci della BCE che ha annunciato di voler espandere il piano di acquisti pandemici di Pepp di 500 miliardi e di prolungarne la durata fino a marzo 2022. Una parte del mercato sperava in qualcosa di più: “Le nostre previsioni erano per 750 miliardi di acquisti aggiuntivi – riferisce Azad Zangana, economista e stratega di Schroders, che però non esclude che questa cifra sarà raggiunta in un secondo momento. Gli investitori probabilmente non hanno accolto con favore le parole di Lagarde sul fatto utilizzando il budget del Piano Pepp, ma secondo Capital Economics si tratta di preoccupazioni prive di fondamento: “Lagarde ha chiarito che una minore occupazione avverrà solo in condizioni di mercato favorevoli”.

Andamento spread BTP / Bund

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Spread leggermente spostato, rendimento decennale in calo

Un po ‘commosso per questo diffuso tra BTp e Bund, sul mercato secondario MTS dei titoli di Stato, dopo la ripresa della vigilia successiva alla riunione della BCE. Il differenziale di rendimento tra il benchmark decennale BTp (Isin IT0005422891) e la stessa duration tedesca è indicato in 116 punti base dai 115 punti del riferimento precedente. Il rendimento del benchmark decennale BTp è diminuito, aprendo allo 0,55% dallo 0,57% alla chiusura della vigilia.

Dollaro in calo, le politiche monetarie influenzano i tassi di cambio

L’euro si rafforza ancora, scambiato a 1.2127 dollari (1.2119 ieri sera). La sterlina scende, risente del pessimismo generale su un accordo tra Londra e Bruxelles: euro / lira a 0,9144, lira / dollaro a 1,3248. Il il biglietto verde è in declino dall’inizio di novembre con l’indice del dollaro, l’indice che monitora l’andamento del dollaro nei confronti delle sue principali controparti, che ha perso oltre il 3,3 per cento dalla vigilia delle elezioni. Secondo Edoardo Fusco Femiano, analista di eToro, in questa fase sono più le politiche fiscali che le politiche monetarie a muovere i tassi di cambio: “La debolezza del dollaro è legata a un secondo round di stimolo fiscale negli Stati Uniti che sta affrontando un stallo in Europa sul Fondo per la ripresa ”(almeno fino all’accordo raggiunto giovedì sera ndr).

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