Gaza, radio militare israeliana: “Invasione ritardata”. Raid al campo profughi: 17 morti. Voci di dimissioni di tre ministri di Netanyahu

Mattarella: “Evitare escalation”

“Abbiamo la forte necessità di garantire che la situazione in Medio Oriente non si aggravi ulteriormente: occorre fermare l’escalation di violenza ma ricominciare a cercare una strada verso una soluzione condivisa”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella al termine di un incontro al Quirinale con il suo omologo finlandese Sauli Niinisto, in Italia per una visita di Stato.

La Turchia ai leader di Hamas: “Uscite dal Paese”

Secondo quanto riferito, la Turchia ha chiesto al capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e ad altri leader del gruppo di resistenza islamica di lasciare il paese in seguito agli attacchi del 7 ottobre contro Israele. Lo rivela il sito americano Al-Monitor.

Media: “Tre ministri stanno valutando se dimettersi”

Tre ministri del governo israeliano stanno pensando di dimettersi in polemica con il primo ministro Benjamin Netanyahu, ritenendolo responsabile dell’attacco lanciato da Hamas contro Israele il 7 ottobre. Lo scrive il quotidiano Yedioth Ahronoth, che ha pubblicato un sondaggio secondo il quale il 75 per cento degli israeliani ritiene che Netanyahu sia responsabile della mancata protezione delle comunità nel sud di Israele, al confine con la Striscia di Gaza.

Radio militare israeliana: “Invasione ritardata”

Apparentemente Israele ha deciso di “ritardare” l’offensiva di terra in attesa dell’arrivo di altre forze statunitensi nella regione. Lo riferisce la Radio militare israeliana secondo la quale gli Stati Uniti hanno reso noto a Israele l’intenzione di schierare altre forze in Medio Oriente in vista dell’operazione di terra a causa delle minacce dell’Iran di agire su vari fronti”. Lo riferisce la Radio militare israeliana. non è l’unica ragione del rinvio, ma ce ne sono anche altre, tra cui la presenza di 350.000 civili palestinesi nel nord della Striscia di Gaza.

Donna olandese uccisa a Gaza: Rutte chiede spiegazioni a Israele

Una donna olandese di 33 anni, Islam al-Ashqar, ha perso la vita in un’esplosione nella Striscia di Gaza. Lo rende noto il ministero degli Esteri olandese. “Sono commosso dalla triste notizia che una donna olandese è morta a Gaza. I miei pensieri sono con i suoi parenti in questo momento difficile. Siamo in contatto con Israele per ulteriori informazioni”, ha scritto in un tweet il primo ministro olandese Mark Rutte. Al-Ashqar stava visitando alcuni suoi parenti nel campo profughi di Nusairat, nel centro della Striscia di Gaza, quando è avvenuta l’esplosione che l’ha uccisa. La vittima era uno dei 22 cittadini olandesi che le autorità di Amsterdam cercavano di far uscire dall’enclave palestinese, come spiega l’emittente televisiva Nos. “Ieri abbiamo ricevuto la terribile notizia che Islam al-Ashqar è morta ed è una grande tristezza per suo marito e i suoi figli. Siamo loro vicini”, ha affermato il ministro degli Esteri lussemburghese Hanke Bruins. “Contatterò io stessa la famiglia”, ha aggiunto.

Da Gaza è ripreso il lancio di razzi

Dopo molte ore di calma, nel sud e nel centro del Paese, in particolare nella città costiera di Ashkelon, sono riprese le sirene d’allarme per i razzi provenienti da Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare.

IDF: “8 lanciarazzi Hezbollah distrutti”

Nelle ultime 24 ore, le forze israeliane hanno distrutto otto lanciarazzi Hezbollah sul fronte settentrionale, ha annunciato il portavoce militare Hagari, citato da Haaretz.

Cina: “Crescente rischio di conflitti territoriali”

La Cina considera la situazione a Gaza “molto grave” a causa del rischio di “un crescente conflitto terrestre su larga scala” e del diffondersi di scontri armati lungo i confini vicini. Questa la valutazione dell’inviato speciale per il Medio Oriente Zhai Jun che, in visita nella zona, ha partecipato sabato alla conferenza di pace al Cairo. Gli effetti di ricaduta nella regione e a livello internazionale si stanno ampliando, ha aggiunto Zhai nel rapporto della rete statale CCTV, mentre il conflitto lungo i confini israelo-libanese e israelo-siriano si diffonde, “rendendo le prospettive preoccupanti”.

Nyt: “Hamas verso la liberazione di 50 ostaggi”

I militanti di Hamas rilasceranno 50 ostaggi con doppia nazionalità. Lo scrive il New York Times citando un ufficiale dell’esercito israeliano. Hamas, continua la fonte, ha avvertito Israele che un’invasione di terra della Striscia di Gaza ridurrà le possibilità di liberazione degli ostaggi. “Un alto funzionario militare israeliano ha affermato che, sulla base dei colloqui tra Stati Uniti e Qatar, Hamas potrebbe rilasciare circa 50 cittadini con doppia nazionalità separatamente da qualsiasi accordo più ampio”, si legge nel documento.

Crosetto in visita veloce in Libano

Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto è in visita in Libano per incontrare gli oltre mille soldati italiani schierati nel sud del Paese, vicino alla linea di demarcazione con Israele. Nella base militare di Shamaa il ministro è stato accolto dal generale Giovanni Brafa Musicoro, capo del contingente italiano composto in prevalenza dalla Brigata ‘Granatieri’ di Sardegna.

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