Il Governo italiano ha mantenuto riservato tutti i verbali del comitato tecnico-scientifico che lo ha assistito nella gestione della crisi in data coronavirus costretti solo dal Tar Lazio e dalla Fondazione Einaudi a rivelarne il contenuto. Ora l’ha fatto anche su segreto dei dati economici dell’Unione Europea. Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione, giovedì ha pubblicato uno dei dati macroeconomici ricorrenti, quello di produzione del settore edile del giugno 2021. In Europa le costruzioni hanno ripreso a crescere rispetto al mese precedente, trainate da quella francese, che è salita del 12%, contro il -5,8% della media del Vecchio Continente. Non ci sono dati italiani da marzo. Nella tabella, scrive Franco Bechis su Tempo, al loro posto c’è una “c”, che significa confidenziale.
A marzo – ultimi dati italiani disponibili – gli edifici erano diminuiti del 35,5%, il peggior dato del continente dopo quello francese. Ad aprile, maggio e giugno il governo italiano ha apposto il timbro “confidenziale” su quei dati. “Quello che hanno da nascondere lo sanno, ma abbiamo intuito qualcosa. A giugno la produzione industriale in Italia era ancora in calo del 13,7% rispetto al 2019. Questo dopo essere stato il 27 ° su 27 nei mesi precedenti. Nel secondo trimestre del 2021 il PIL italiano è diminuito del 17,3% rispetto all’anno precedente. Peggio nell’Unione erano solo la Spagna (-22,1%) e la Francia (-19%). I dati dicono quindi l’esatto contrario di Gualtieri. Forse secernendoli tutti, nessuno se ne accorge“, conclude Bechis.