Socialdata: “Italiani preoccupati per il rischio conflitto nucleare”
Le conversazioni online sulla guerra in Ucraina mostrano un minore coinvolgimento degli utenti, ma allo stesso tempo aumenta il timore che la situazione possa evolvere in un conflitto nucleare. È quanto emerge da una ricerca di SocialData che, in esclusiva per Adnkronos, ha analizzato le conversazioni online sulla guerra in Ucraina nel 2023, da cui emerge un sentimento fortemente negativo sul conflitto (68%).
Dal 1° gennaio ad oggi si sono registrate 1,65 milioni di menzioni sull’argomento, che hanno prodotto oltre 144 milioni di interazioni. Numeri importanti, che però mostrano un trend progressivamente al ribasso nel corso dell’anno. Siamo infatti passati dal picco di 252mila menzioni di febbraio alle 144mila di settembre. Lo stesso trend vale anche per le interazioni: dopo 24,6 milioni di febbraio, a settembre se ne sono registrate appena 12,8 milioni. Le conversazioni sull’argomento sottolineano la preoccupazione con cui gli utenti affrontano la questione. Lo stato d’animo generale vede prevalere una sorta di stanchezza nei confronti del conflitto, ma anche il timore che tutto possa evolvere in una guerra nucleare.
“I dati di questa ricerca evidenziano un interessante paradosso: mentre il coinvolgimento degli utenti nelle conversazioni sulla guerra in Ucraina sembra essere diminuito nel corso dell’anno, il perdurare del conflitto ha alimentato una crescente preoccupazione tra gli utenti – spiega Luca Ferlaino, partner di SocialData – Ciò suggerisce che, nonostante la fatica e il logorio del conflitto, rimane elevata la consapevolezza del potenziale esplosivo della situazione e può essere interpretato come una sorta di promemoria alla classe politica a non dimenticare le sfide geopolitiche in corso e cercare soluzioni diplomatiche per evitare scenari catastrofici”.