La famiglia Benetton, che sta subendo il passaggio dalla prima alla seconda generazione e ne sta cercando una nuova per guidarla nei prossimi investimenti, ha approvato la massima ricapitalizzazione di 4 miliardi, ma ha scelto di non sottoscriverla, nemmeno reinvestire i proventi dei diritti derivanti dalla propria quota.
Morale: se, come previsto, l’aumento sarà sempre completamente esaurito, la quota dell’edizione dovrebbe essere diluita al 13%. Tuttavia, la banca d’investimento Goldman Sachs dovrebbe acquisire i diritti messi in vendita dalla famiglia Benetton e sottoscrivere la partecipazione. L’intervento di Goldman al posto dei Benetton, dei dirigenti e di alcuni partner finanziari storici come Aida e Gic, garantisce infatti il successo di due quinti dell’aumento di capitale, il resto delle azioni sarà offerto sul mercato al prezzo di 39, 5 €.
La cosa curiosa è che poche settimane fa Edizione aveva ricevuto un’offerta per vendere l’intera quota di Cellnex a un fondo infrastrutturale per 1,7 miliardi, ma i Benetton avevano rifiutato l’offerta scegliendo di rimanere in Cellnex. Ovviamente in un momento delicato e in attesa del chiarimento della vicenda di Atlantia / Aspi, la famiglia veneziana vuole aspettare che il futuro del suo maggiore investimento venga chiarito (Atlantia vale più della metà delle attività dei Benettons) prima di tornare a investire.