La presidente della Bce, Christine Lagarde, assume il ruolo di Abraham Lincon per rilanciare il mercato unico dei capitali (CMU), cruciale per superare le formidabili sfide comuni che l’Europa si trova ad affrontare, come la costruzione della ferrovia del Pacifico negli Stati Uniti del 19esimo secolo secondo il 16esimo presidente americano, sostiene.
“Le ferrovie non collegavano solo gli angoli più remoti degli Stati Uniti, ma anche i mercati dei capitali. La necessità di finanziare questo progetto di portata senza precedenti ha trasformato radicalmente il sistema finanziario statunitense, cambiandone il destino per sempre”, ha affermato Lagarde intervenendo al Congresso bancario europeo di Francoforte.
Oggi l’Europa si trova in una situazione simile. Si trova di fronte “una nuova serie di sfide che richiederanno uno sforzo generazionale per essere finanziate”, sostiene l’avvocato banchiere, con le “tre D” di deglobalizzazione, demografia e decarbonizzazione incombenti.
Per finanziare le trasformazioni necessarie, la Commissione Ue stima investimenti aggiuntivi in media per 620 miliardi ogni anno fino al 2030 solo per la transizione verde e altri 125 miliardi all’anno per la digitalizzazione, ricorda. Ma oggi c’è meno integrazione finanziaria rispetto a prima della crisi finanziaria; i mercati obbligazionari sono tre volte più piccoli di quelli statunitensi; e il capitale di rischio dell’UE è solo un quinto di quello degli Stati Uniti, sostiene.
Invece un vero mercato europeo dei capitali consentirebbe di costruire un mercato della cartolarizzazione sufficientemente ampio», che consentirebbe alle banche di trasferire parte del rischio agli investitori, liberare capitali e sbloccare ulteriori prestiti. Ma anche per offrire finanziamenti alle giovani imprese che fanno innovazione. Secondo Lagarde, con «un rapido sviluppo della CMU, altre 4.800 aziende in tutta Europa potrebbero “raccogliere ulteriori 535 miliardi all’anno”.
Un’altra sfida è rappresentata dall’euro digitale, che è “la naturale evoluzione della nostra moneta” e “sarà complementare al contante, non sostitutivo”, ha spiegato ieri, durante una tavola rotonda virtuale organizzata dal Parlamento Ue, Piero Cipollone, nuovo membro del board della Bce dove ha sostituito Fabio Panetta diventato governatore della Banca d’Italia all’inizio di novembre. Cipollone ha sottolineato che l’euro digitale rafforzerà la resilienza dell’Europa, favorendo l’innovazione e la concorrenza.