Professor Sachs: È impossibile nominarne solo uno. Gli scioperi spesso avvengono a ondate: il successo genera successo. Penso che potremmo entrare in un periodo di circolo virtuoso: le vittorie alimentano le vittorie. Gli autisti UPS hanno fatto un ottimo affare. Gli scrittori di Hollywood hanno ottenuto un contratto rivoluzionario. Prevedo che anche gli United Automobile Workers trarranno enormi benefici dal loro sciopero.
Nonostante il numero crescente di scioperi, secondo l’Economic Policy Institute negli Stati Uniti se ne registrano ancora il 70% in meno rispetto agli anni ’70. Perché?
Professor McCartin: È un punto molto importante da sottolineare: anche se recentemente ci sono stati grandi scioperi, e anche se quest’anno ci sono stati più scioperi che negli ultimi anni, storicamente non ce ne sono molti. C’è stato un drammatico calo degli scioperi negli Stati Uniti tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 a causa di molti fattori. Il primo fu l’opposizione delle imprese ai sindacati negli Stati Uniti, che crebbe drammaticamente negli anni ’70 quando iniziò il periodo di consenso neoliberista di Reagan e Thatcher. Fino a poco tempo fa lo sciopero era quasi scomparso come arma dei lavoratori. Con lo sciopero degli insegnanti di Chicago nel 2012 abbiamo assistito ad una progressiva riscoperta di forza da parte dei sindacati e della volontà di farne uso. Questo è un grande cambiamento.
Si è discusso molto sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Che ruolo possono avere i sindacati in questo?
Professor Sachs: Lo sciopero degli scrittori di Hollywood è molto importante perché affronta qualcosa che influenzerà tutti noi, ovvero la rivoluzione tecnologica. Gli autori hanno detto forte e chiaro: “Affronteremo insieme questo cambiamento tecnologico, non lo subiremo”. Il ruolo che possono avere i sindacati è quello di dare voce ai lavoratori su come viene utilizzata l’intelligenza artificiale e di negoziare con i livelli superiori.
Professor McCartin: L’arrivo dell’intelligenza artificiale è stato improvviso e penso che la velocità con cui è emersa abbia colto davvero molti di sorpresa. I lavoratori credono che la tecnologia sia potenzialmente pericolosa e quindi è uno dei problemi che porta i dipendenti a pensare di aver bisogno di maggiore protezione. Alcuni sindacati hanno iniziato a porre limiti all’uso dell’intelligenza artificiale e questo è importante.
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