Israele rinvia le “operazioni di terra” a Gaza


L’Iran minaccia Israele: attaccheremo la città di Haifa

Il secondo in comando della guardia rivoluzionaria iraniana Ali Fadavi ha minacciato di attaccare Israele, prendendo di mira la città di Haifa. Lo scrive su X Iran International.

Israele avrebbe deciso di “ritardare” l’offensiva di terra

Apparentemente Israele ha deciso di “ritardare” l’offensiva di terra in attesa dell’arrivo di altre forze statunitensi nella regione. Lo riferisce la radio militare israeliana secondo la quale gli Stati Uniti hanno fatto sapere a Israele l’intenzione di schierare ulteriori forze in Medio Oriente in vista dell’operazione di terra a causa delle minacce provenienti dall’Iran. «agire su più fronti». La Radio Militare ha affermato che questa non è l’unica ragione del rinvio ma che ce ne sono anche altre, inclusa la presenza di 350.000 civili palestinesi nel nord della Striscia di Gaza.

La Cina considera la situazione a Gaza “molto grave”

La Cina considera la situazione a Gaza “molto grave” a causa del rischio di “un crescente conflitto terrestre” su larga scala e del diffondersi di scontri armati lungo i vicini confini. Questa la valutazione dell’inviato speciale per il Medio Oriente Zhai Jun che, in visita nella zona, ha partecipato sabato alla conferenza di pace al Cairo. Gli effetti di ricaduta nella regione e a livello internazionale si stanno ampliando, ha aggiunto Zhai nel rapporto della rete statale CCTV, mentre il conflitto lungo i confini israelo-libanese e israelo-siriano si diffonde, “rendendo le prospettive preoccupanti”.

Israele: “Oltre 1.000 cadaveri di terroristi di Hamas”

“Dall’inizio del conflitto abbiamo recuperato oltre mille corpi di terroristi di Hamas in territorio israeliano”, nella zona prossima alla Striscia di Gaza e lungo la barriera di sicurezza. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. “La ricerca continua ed è possibile che questo non sia il numero definitivo.” «Questi dati – ha aggiunto Hagari – danno la misura della durezza dei combattimenti avvenuti in quella zona, e dell’eroismo e del coraggio dimostrati dai combattenti israeliani, uomini e donne, così come dai civili e dalle altre forze di sicurezza» che hanno affrontato assassini barbari e sanguinari”.

Hamas potrebbe rilasciare “50 ostaggi nazionali”

«Un alto funzionario militare israeliano ha affermato che, sulla base dei colloqui tra Stati Uniti e Qatar, Hamas potrebbe eventualmente rilasciare circa 50 cittadini con doppia nazionalità indipendentemente da qualsiasi accordo più ampio»: scrive il New York Times in un articolo pubblicato sulla sua edizione online.

Borrell: “Più aiuti umanitari a Gaza e più velocemente”

«La cosa più importante ora è chiedere la consegna di aiuti umanitari a Gaza. In tempi normali, senza guerra, circa 100 camion entrano a Gaza ogni giorno, quindi è chiaro che 20 non sono sufficienti”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera dell’UE Josep Borrell al suo arrivo in Lussemburgo. “L’importante è fare di più, più velocemente, e in particolare per portare a Gaza le cose fondamentali che garantiscono il ripristino dell’acqua e dell’elettricità”, ha detto Borrell.

Colpito il campo profughi di Gaza, almeno 17 morti

Almeno 17 persone sono state uccise questa mattina in un bombardamento israeliano nell’affollato quartiere di Jabalya, a nord di Gaza. Lo riferisce il ministero dell’Interno di Gaza, secondo cui si tratta di membri del clan della famiglia el-Batash, parenti di uno dei leader politici della Jihad islamica. A quanto pare, secondo i testimoni presenti sul posto, ci sarebbero altre vittime sotto le macerie. Fonti locali aggiungono che gli abitanti di Jabalya hanno finora ignorato i ripetuti appelli delle forze armate israeliane a spostarsi nel sud della Striscia, oltre Wadi Gaza.

Hamas: almeno 60 morti negli attacchi a Gaza

Hamas afferma che gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 60 palestinesi durante la notte, mentre funzionari palestinesi affermano che più di 400 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore. Secondo le autorità di Gaza, dal 7 ottobre sono state uccise più di 4.650 persone nell’enclave assediata.

Borrell: “Israele e Ucraina, attenzione ai doppi standard”

«La guerra in Israele e in Ucraina ha radici e conseguenze diverse ma provoca ugualmente terremoti in tutto il mondo. La Russia sta sicuramente approfittando di questa situazione. Le accuse di doppio standard esistevano prima della guerra e ora ritornano: dobbiamo stare molto attenti a mostrare la stessa preoccupazione per ogni civile ucciso. Naturalmente diamo un forte sostegno a Israele perché ha subito uno dei più forti attacchi contro il popolo ebraico, ma dobbiamo anche prendere in considerazione l’uccisione dei palestinesi, che sono anch’essi vittime di Hamas.” Lo ha detto Josep Borrell quando ha parlato arrivato in Lussemburgo.

Israele: a Gaza “nessun cessate il fuoco” non ci sarà

Non ci sarà “nessun cessate il fuoco” a Gaza mentre Stati Uniti e Qatar lavorano per liberare gli oltre 200 ostaggi tenuti da Hamas nell’enclave assediata: ha detto alla CNN un portavoce dell’esercito israeliano, Jonathan Conricus. Il funzionario ha detto che “non erano a conoscenza” delle richieste degli Stati Uniti per un rinvio dell’operazione di terra pianificata da Israele a Gaza, aggiungendo che sia Israele che gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati “il più rapidamente possibile”. . “Non si può permettere che gli sforzi umanitari abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas”, ha sottolineato.

Scontri con Israele in Cisgiordania, uccisi 2 palestinesi

Due palestinesi sono morti e 4 sono rimasti feriti in violenti scontri con l’esercito israeliano nel campo profughi di Jalazoun, a nord di Ramallah in Cisgiordania. Lo ha annunciato, citato da Wafa, il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) che ha identificato i due morti come Mahmoud Saif Al-Tarish Nakhla e Muhammad Nidal Alyan, uccisi “dai proiettili”.

Il ministro degli Esteri iraniano parla con il leader di Hamas

Il ministro degli Esteri iraniano Hosein Amirabdollahian ha avuto un colloquio telefonico con il leader di Hamas Ismail Haniyeh e il numero uno della Jihad islamica Ziad Nakhale. Lo scrive lo stesso Amirabdollahian in un tweet, affermando che “la resistenza è forte da parte palestinese”. Il capo della diplomazia iraniana aggiunge che “la struttura politica e di sicurezza del regime israeliano è crollata e la sua macchina da guerra funziona solo contro i civili”.

Usa, altri 15 camion verso Gaza

Il nuovo inviato dell’amministrazione Biden per la situazione umanitaria a Gaza, David Satterfield, ha annunciato che altri 15 camion di aiuti umanitari sono in viaggio verso Gaza. “Dopo i nostri colloqui con tutte le parti ci aspettiamo che il flusso sia continuo a partire da domani”, ha detto in un’intervista a MSNBC.

Biden; «Ci ​​sarà un flusso continuo di aiuti a Gaza»

“Ci sarà un flusso continuo di aiuti a Gaza”. Lo ha annunciato Joe Biden dopo una telefonata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. «Abbiamo trovato un accordo, ha sottolineato il presidente americano.

Biden e alleati: “Israele si difende, è un suo diritto”

Il presidente americano Joe Biden e i leader di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia hanno ribadito “il loro sostegno a Israele e al suo diritto di difendersi dal terrorismo e hanno chiesto il rispetto del diritto internazionale, compresa la protezione dei civili”. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sul colloquio tra il presidente americano e Rishi Sunak, Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Giorgia Meloni. I leader hanno accolto con favore l’annuncio dei primi convogli umanitari a Gaza e hanno chiesto l’immediato rilascio degli ostaggi «nelle mani di Hamas.


Guerra dentro Israele, notizia di oggi 23 ottobre. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno condotto attacchi aerei contro una posizione di Hezbollah nel sud del Libano e hanno distrutto un lanciamissili. Una nota dell’IDF diceva che la cellula stava per lanciare un missile vicino alla città di confine di Shlomi.

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