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«Sconcertato, sconcertato e lusingato». Questi sono i primi tre aggettivi che mi vengono in mente Veronica Gentili quando parla della sua reazione alla proposta di guidare Iene su Italia 1. «Poi ho pensato che potesse essere una bella avventura e un modo per mettersi in gioco». Ma non è stata una decisione presa subito. Non si è lanciata nel vuoto.
«Quando Pier Silvio Berlusconi mi ha proposto di diventare il nuovo conduttore de Le Iene sono rimasta senza fiato. Da un lato c’era la felicità per essere stato scelto, dall’altro c’erano mille dubbi, perché era “qualcosa” di totalmente diverso da tutto quello che avevo fatto prima. Mi sono preso un po’ di tempo, ne ho parlato con mio padre e il mio compagno.
Da Stasera Italia a Controcorrente oggi in un programma diverso, fatto anche di inchieste che è pronta a realizzare anche in veste di inviata. Ma pochi sanno che Veronica viene dal teatro. Racconta a Di Più Tv che «Ho sempre desiderato recitare, fin da quando ero molto piccola. Dopo il diploma ho frequentato l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. E poi ho iniziato a lavorare, soprattutto, in teatro.”
Poi all’improvviso è arrivato il giornalismo. Perché «Io, oltre alla recitazione, ho sempre avuto la passione per la scrittura e la politica. E così, quando ancora recitavo, ho iniziato a collaborare con il quotidiano Il Fatto Quotidiano. Da lì è iniziato tutto». Da lì hanno cominciato a chiamarla in televisione come opinionista. Poi è diventata conduttrice. Adesso La Iena.
Veronica Gentili non nasconde che la bellezza l’ha aiutata. «Sarei ipocrita a dire il contrario. Al giorno d’oggi farsi bella aiuta in qualsiasi professione, figuriamoci se non aiuta chi lavora in televisione.” Ma ci sono pro e contro: «Se sei una bella donna devi lavorare il doppio per dimostrare quanto sei valgono, devi essere sempre preparata, “sul momento”, per evitare che si pensi che sei stata scelta solo per il tuo aspetto fisico o perché, magari, sei “la fidanzata di…””.
Veronica Gentili, chi è il fidanzato
«Negli ultimi cinque anni ho sempre lavorato, sette giorni su sette, festivi compresi. Ho messo il lavoro prima di tutto, ho rinunciato a molte serate. Non è stato facile, ma ne è valsa la pena. Accanto a me ho una persona che mi ha aiutato e capisce. Sì, sono fidanzata da nove anni: si chiama lui Massimo Galimberti e si occupa di cinema, è consulente editoriale. Per me averlo vicino è fondamentale”.
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