Il rapper, ospite di Fabio Fazio al Nove, ha annunciato che aprirà un centro per bambini con disturbi mentali
Il successo da un lato, il dolore dall’altro. Fedez, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove parla della sua malattia, di come il tumore lo ha cambiato e annuncia il suo impegno per l’apertura un centro comunitario per bambini con disturbi di salute mentale. La malattia me lo ha fatto capire l’importanza del tempo e quanto una ferita ha bisogno di tempo per guarire. E poi mi ha fatto capire molto l’importanza della salute mentale e come questo tema sia un’emergenza concreta, non limitata a un club, riflette il rapper.
Vivi con la paura, gli chiede il giornalista? Dopo l’ultimo episodio il la paura è tornata abbastanza, Non mi aspettavo di rischiare di nuovo la vita in così poco tempo e quindi pensarci un po’, risponde con le lacrime agli occhi. Fazio a quel punto ricorda Vialli, mostrandone un’immagine: Lo vedo e mi viene da piangere, è surreale perché non l’ho mai visto dal vivo, dice Fedez tra le lacrime, ricordando la sua generosità di essere umano. Si sente migliorato dopo la malattia, continua Fazio? Mi piacerebbe dirti di sì, ma la verità è che no, purtroppo dopo la malattia ho avuto altri problemi legati alla salute mentale, purtroppo Non sono ancora migliorato come persona Ci sto lavorando.
Fedez poi approfondisce sui disturbi mentali: Tutto è iniziato quando sono stato dimesso dall’ospedale, un mio amico mi ha detto “secondo me dovresti raccontare la tua esperienza a un giornalista”, ad Aldo Cazzullo, ed è stata la scelta giusta. Dopo quell’intervista, letta da milioni di persone, ho cominciato a capire com’era questa cosa un’emergenza, a tutti gli effetti.
Fedez ricorda i numeri allarmanti del bambini affetti da disturbi mentali, la necessità di più psicologi, il rapporto Aifa secondo cui tra i 20 farmaci più prescritti, sei sono antidepressivi o ansiolitici. Ciò significa, continua il rapper, che chi ci governa conosce questi dati, quindi nessuno ne parla. Da qui parte il suo appello: L’ultimo governo stanziava solo 25 milioni di euro per il bonus psicologi, questo governo ha deciso di tagliarlo e portarlo a 5 milioni di euro. Quello che vorrei chiedere al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a Giorgetti: non tagliare questi 25 milioni perché significherebbe sputare in faccia alle famiglie che ne hanno bisogno.
E poi Fedez annuncia il suo impegno concreto: Con il mio fondotinta vorrei aprire un centro sociale per adolescenti che fornisce aiuto ai giovani con problemi di salute mentale.
Fedezal mattino ne aveva fatti alcuni rassicurazioni preventive ai suoi follower: Se mi vedete balbettare, non preoccupatevi, ha detto stamattina tramite le storie di Instagram. Parlerò di un argomento che per me è piuttosto importante e di cose che francamente Non ho mai parlato in pubblicoIn effetti, sono piuttosto nervoso. Quindi ci vediamo stasera”, ha detto. Voglio fare una premessa, mettere le mani avanti, eventualmente durante il colloquio in cui ne parlerò certe cose che mi sono successe lasciami cominciare a blaterare, allora Se mi vedi balbettare non preoccuparti, sto bene, è solo che parlare di certe cose mi riporta, non so, mi fa parlare a singhiozzo. Ma è tutto normale, ecco.
Anche lui vorrebbe parlare proprio di questo argomento Bestiecon Francesca Fagnani, prima che arrivasse lo stop della Rai
alla tua partecipazione al programma.
I balbettii di cui ha parlato stamane il rapper ci riportano ai giorni post Sanremo, lo scorso febbraio, quando Fedez appariva visibilmente stanco durante una diretta web e aveva faticato a parlare. Lui stesso ha poi spiegato la situazione, dicendo che aveva vissuto un periodo difficile in concomitanza con il Festival, che aveva assunto (a seguito di prescrizione medica) e poi sospeso un antidepressivo molto forte che gli aveva causato gravi effetti collaterali.
La violazione dei controlli sui disturbi mentali sta molto a cuore a Fedez, come ha ribadito anche in occasione della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre: Le Istituzioni pubbliche, nonostante alcuni passi avanti a seguito della pandemia, non stanno ancora investendo risorse sufficienti per la prevenzione e la riabilitazione nel campo della salute mentale, ha ricordato.
29 ottobre 2023 (modificato il 29 ottobre 2023 | 23:07)
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