La nonna deve eliminare le foto di Facebook pubblicate online senza autorizzazione, le regole del tribunale

Sua figlia ha chiesto alla donna di rimuovere le foto da Facebook e Pinterest più volte, ma lei non ha risposto, quindi la disputa familiare si è conclusa in tribunale.

Pubblicare le foto dei bambini sui social media, secondo la madre, “violerebbe seriamente la loro privacy”, ha dichiarato la sentenza.

Tali regole non si applicano normalmente alla conservazione dei dati personali all’interno di ambienti personali come la famiglia.

Tuttavia, in questo caso, la nonna aveva reso pubbliche le foto senza il consenso della madre, che ha l’autorità legale su quali dati sui suoi figli minori possano essere archiviati e condivisi.

Inoltre, pubblicando foto sui social media, la nonna le ha rese disponibili a un pubblico più ampio, secondo la sentenza del tribunale, pubblicato all’inizio di questo mese, ha spiegato.

“Su Facebook, non si può escludere che le foto inserite possano essere distribuite e che possano passare in mano a terzi”, ha affermato la sentenza.

La nonna deve eliminare le foto dei suoi nipoti da Facebook e Pinterest entro dieci giorni, ha dichiarato il giudice. In caso contrario, è necessario pagare una multa di € 50 ($ 55) al giorno in cui le foto sono online, con una multa massima di € 1.000 ($ 1,100).

La figlia aveva chiesto di imporre una multa di € 250 ($ 275) al giorno se le foto fossero rimaste.

GDPR è la legge sulla privacy dei dati dell’Unione Europea, che è entrato in vigore nel 2018.

Offre alle persone un maggiore controllo sui propri dati personali e richiede alle aziende di garantire che il modo in cui raccolgono, elaborano e archiviano i dati sia sicuro.

L’intenzione dell’UE era quella di realizzare un cambiamento fondamentale nel modo in cui le aziende utilizzano i dati, con l’idea centrale che le persone hanno il diritto alla “privacy predefinita”.

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