È sgattaiolata fuori dalla sua stanza con il passo leggero dei suoi piedini che, secondo i suoi genitori, era impossibile da sentire. Quando si sono accorti che Angelina, 3 anni, non era nel suo letto era troppo tardi: la piccola ragazza è morto dall’ipotermia dopo essersi avventurata fuori dal suo appartamento in preda al sonnambulismo. Non poteva tornare indietro e rimase fuori a meno quindici gradi finché non crollò a terra e morì.
La tragedia è avvenuta lo scorso 4 dicembre a Satka, in Russia. Quella sera la famiglia di Angelina aveva festeggiato il primo compleanno della sorella minore. “Ho messo a letto Angelina e lei si è addormentata prima di mezzanotte – racconta Svetlana Kuleshova, madre di 23 anni – Io e mio marito siamo rimasti a guardare la tv e poi siamo andati a letto anche noi”. Quella notte Angelina, che aveva già avuto episodi di sonnambulismo in passato, si alzò e uscì di casa, raggiungendo l’atrio del palazzo dove fu successivamente ritrovata.
“Quando ci siamo svegliati la mattina dopo, non l’abbiamo trovata nel suo letto – ha proseguito Svetlana – L’abbiamo trovata distesa a terra”. Secondo i suoi genitori, Angelina era incline al sonnambulismo e spesso doveva riportarla a letto, ma quella notte non si accorsero che la bambina aveva lasciato la stanza. “È uscita e non è potuta tornare indietro – ha concluso la madre – Molto probabilmente non ha trovato la maniglia della porta al buio e non è potuta tornare”.
Le forze dell’ordine hanno ora avviato un’indagine sui genitori per vedere se si è trattato di un episodio di negligenza: se colpevoli, i due rischiano fino a due anni di carcere. Mikhail Krokhin, portavoce della polizia, ha confermato: «Le indagini hanno stabilito che la ragazza ha lasciato da sola l’area interna della casa. È arrivata nell’atrio, dove è stata trovata morta di ipotermia. La sorellina di Angelina, intanto, è stata affidata ai servizi sociali: rimarrà in orfanotrofio fino alla fine delle indagini.
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