Anche il Il governo Meloni pensa in grande alle privatizzazioni. Come accade da 30 anni, quando lo Stato ha bisogno di miliardi per arginare il debito pubblico, sul tavolo spunta l’argenteria: anche solo per calmare i creditori. L’esecutivo di destra ha gettato l’argento nella Nadef, in modo inaspettato vista l’inerzia del primo anno e la dimensione delle cifre. «Per garantire la sostenibilità del debito – si legge -, e in coerenza con una gestione più dinamica delle controllate pubbliche, il nuovo scenario programmatico prevede proventi da disinvestimenti pari ad almeno l’1% del Pil nel 2024-2026».
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