L’economia globale sta rallentando. La Cina sta rallentando. L’eccezione degli Stati Uniti – Economia

Il Fondo monetario internazionale (FMI) taglia le stime del Pil italiano per il 2023 e il 2024, come parte di un rallentamento generale dell’economia globale che colpisce maggiormente i paesi sviluppati.

Per l’anno in corso, il Fmi prevede per il Bel Paese una crescita dello 0,7 per cento, con un taglio dello 0,4% rispetto alle previsioni di luglio. Anche per il 2024 l’Italia crescerà dello 0,7 per cento.

Gli analisti del Fondo monetario internazionale sottolineano come l’economia mondialedopo i colpi subiti dalla pandemia, dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dall’inflazione, ha rallentato ma non è crollato.

Ciò aumenta le possibilità di uno scenario di atterraggio morbido (soft landing) visto che la lotta all’inflazione, avviata dalle principali banche centrali con la stretta monetaria e che sta provocando un raffreddamento dei prezzi (dal 9,2 a livello globale al 5,2 per cento quest’anno), non sta per ora provocando una recessione.

Il rallentamento, seppure generale, appare più accentuato nei paesi sviluppati, coneccezione degli Stati Uniti che vede le stime alzate al +2,1% del Pil quest’anno e all’1,5% l’anno prossimo.

Poi c’è la repentinità rallentamento di Cineseche deve fare i conti con le ripercussioni della crisi immobiliare e con l’indebolimento della fiducia: le previsioni per la seconda economia mondiale sono state tagliate al +5 per cento nel 2023 e al +4,2 quello successivo.

Ritornando nel Vecchio Continente, Per l’economia tedesca si prevede un calo del PIL dello 0,5%. nel 2023.

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