21:02
Usa: “Flusso continuo di aiuti umanitari a Gaza da lunedì”
Il nuovo inviato dell’amministrazione Biden per la situazione umanitaria a Gaza, David Satterfield, ha affermato che a partire da domani (lunedì, ndr) inizierà ad entrare a Gaza un “flusso continuo” di aiuti umanitari. “La nostra aspettativa e la sostanza della nostra discussione con tutte le parti è che a partire da domani si vedrà un flusso continuo di assistenza in movimento. Vogliamo portare questo flusso ai livelli necessari per iniziare a soddisfare i bisogni di Gaza”, ha detto Satterfield, come riportato da The Times of Israel. “Se Hamas interferisse con questi aiuti, se ne impossessasse o li dirottasse, ciò renderà molto difficile la continuazione di tali aiuti e sarà un’altra dimostrazione della mancanza di interesse di Hamas per il benessere del popolo palestinese”, ha aggiunto.
21:01
Palazzo Chigi: “Conversazione Meloni con Biden, Sunak, Trudeau, Macron e Scholz”
“Questa sera si è svolto un incontro telefonico tra il primo ministro Giorgia Meloni, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro britannico Rishi Sunak, il primo ministro Justin Trudeau, il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron , e il cancelliere tedesco Olaf Scholz”. Lo rende noto Palazzo Chigi spiegando che “l’incontro è stato dedicato ad esaminare l’evoluzione della grave crisi apertasi dopo l’attentato del 7 ottobre perpetrato da Hamas contro Israele”.
20:38
Usa: “Altri 15 camion di aiuti umanitari sono in viaggio verso Gaza”
Il nuovo inviato dell’amministrazione Biden per la situazione umanitaria a Gaza, David Satterfield, ha annunciato che altri 15 camion di aiuti umanitari sono in viaggio verso Gaza. “Dopo i nostri colloqui con tutte le parti ci aspettiamo che il flusso sia continuo a partire da domani”, ha detto in un’intervista a MSNBC.
20:35
Sanchez a Netanyahu: “Israele ha il diritto di difendersi, gli aiuti umanitari devono arrivare a Gaza”
“Ho appena parlato con il Primo Ministro @netanyahu. Ho ribadito il la mia condanna degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele e il suo diritto a difendersi da essi, nei limiti del diritto internazionale e umanitario. Ho inoltre ribadito la mia solidarietà alle famiglie delle vittime. Gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni – scrive su Twitter il primo ministro spagnolo Pedro Sanche –. Allo stesso modo, vi ho espresso la mia profonda preoccupazione per la protezione di tutti i civili e per la loro necessità gli aiuti umanitari raggiungono la popolazione di Gaza in modo sufficiente e duraturo. Ecco perché è necessario un cessate il fuoco umanitario. Dobbiamo evitare che il conflitto si estenda al resto della regione. Dobbiamo affrontare una soluzione definitiva per la pace, basata sulla soluzione di due Stati, Israele e Palestina, che coesistano in pace e sicurezza.”
Ho appena parlato con il primo ministro @netanyahu. Ho ribadito la mia condanna degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele e il suo diritto a difendersi da essi, entro i limiti del diritto internazionale e umanitario. Ho inoltre ribadito la mia solidarietà al…
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) 22 ottobre 2023
20:22
Conversazione telefonica di Biden Netanyahu
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sugli ultimi sviluppi in Israele, nella Striscia di Gaza e nella regione. Lo fa sapere alla Casa Bianca.
20:11
La Casa Bianca: “Il Papa e il presidente hanno parlato anche della necessità di prevenire un’escalation”
Il presidente americano Joe Biden e Papa Francesco hanno avuto un colloquio telefonico sul conflitto tra Hamas e Israele. Lo rende noto la Casa Bianca sottolineando che nel corso del colloquio Biden ha condannato gli attacchi sferrati da Hamas e ha sottolineato la necessità di proteggere la popolazione della Striscia di Gaza. Biden “ha parlato della sua recente visita in Israele e del suo impegno a garantire la consegna di cibo, medicine e altri aiuti umanitari per alleviare la crisi umanitaria a Gaza”, afferma la Casa Bianca. Il presidente americano e il pontefice “hanno parlato anche della necessità di prevenire un’escalation nella regione e di lavorare per una pace duratura in Medio Oriente”, afferma la Casa Bianca.
19:58
Israele: “Sfida senza precedenti per identificare le vittime, centinaia senza nome”
Due settimane dopo il brutale attacco di Hamas In Israele, il Centro nazionale israeliano di medicina legale si trova ad affrontare sfide senza precedenti nell’identificazione delle vittime”: lo sottolinea un comunicato del ministero degli Esteri a Tel Aviv. Ad oggi “il Centro ha curato 870 corpi, mentre altre centinaia attendono l’identificazione Il personale medico del Centro ha lavorato 24 ore su 24 per identificare le vittime e fornire una soluzione alle famiglie in lutto. Oltre al personale regolare, esperti forensi volontari provenienti da Stati Uniti, Nuova Zelanda e Svizzera lavorano sette giorni su sette per identificare gli oltre 1.400 vittime brutalmente uccise” nell’attentato del 7 ottobre. “Sono medico e chirurgo da più di vent’anni, ho visto scene difficili nella mia vita professionale, ho curato i feriti negli attentati terroristici, ma Non ho mai visto orrori così gravi come dopo l’episodio del 7 ottobre“, afferma la dottoressa Hagar Mizrahi, capo della divisione medica del Ministero della Salute. “L’animo umano non è in grado di far fronte alle atrocità commesse”.
19:51
Il primo ministro palestinese alla comunità internazionale: “Fronte unito per fermare gli attacchi su Gaza”
Il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh ha invitato la comunità internazionale a creare un “fronte unito” per fermare gli attacchi israeliani a Gaza. Lo riporta Al Jazeera. “Mettiamo in cima alle nostre priorità fermare l’aggressione israeliana e portare aiuti medici e di soccorso per prevenire una grave catastrofe umanitaria”, ha detto Shtayyeh durante un incontro con ambasciatori, rappresentanti e consoli di tutto il mondo.
19:10
Manifestazione a Parigi per chiedere un cessate il fuoco immediato
Circa 15.000 manifestanti si sono riuniti a Parigi per chiedere la fine delle operazioni militari israeliane a Gaza, rispondendo all’appello di un collettivo che riunisce principalmente organizzazioni di sinistra. Tanti slogan contro Israele e il presidente Emmanuel Macron, altri a favore dei palestinesi, in questa prima manifestazione parigina che inizialmente non era stata oggetto di divieto da parte della polizia parigina. Secondo un conteggio della questura di Parigi, la manifestazione ha riunito circa 15.000 persone, il doppio secondo gli organizzatori. La Prefettura non ha segnalato alcun incidente. Ai piedi della statua della Repubblica è stato esposto uno striscione che invita la Francia a “chiedere un cessate il fuoco immediato” e a “fermare il massacro a Gaza”.
19:01
Media: “Anche reparti dell’esercito israeliano sono entrati oggi nella Striscia di Gaza”
Unità dell’esercito israeliano si sono spinte oggi anche nella Striscia di Gaza, vicino alla barriera che corre lungo la linea di demarcazione, con l’obiettivo di recuperare i corpi delle persone uccise nell’attacco del 7 ottobre o anche informazioni relative ai dispersi. e agli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Lo riferisce la televisione Canale 13, secondo la quale durante queste operazioni i miliziani palestinesi hanno aperto il fuoco sui soldati israeliani mentre si trovavano vicino al Kibbutz Kissufim. Il portavoce militare ha detto che un carro armato israeliano ha risposto al fuoco.