C’è un nuovo mistero nel Baltico, un anno dopo il sabotaggio del Nord Stream. Un gasdotto e un cavo sottomarino per le telecomunicazioni collegare la Finlandia e l’Estonia sono stati danneggiati domenica e, secondo quanto dichiarato dal presidente finlandese Sauli Niinisto, “è probabile che si sia trattato di attività esterne”. Durante una conferenza stampa convocata martedì riguardante a «cambiamento preoccupante nella situazione della sicurezza in Finlandia», il governo ha parlato di un atto deliberato, alludendo alla possibilità di sabotaggio. I sospetti delle autorità e dell’esercito di Helsinki, secondo le informazioni raccolte dal tabloid Giornale della sera, ricadrebbe sulla Russia. Il presidente Niinisto ne ha parlato con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, che ne ha parlato appoggio garantito nelle indagini dell’Alleanza Atlanticadi cui Helsinki fa parte da aprile e Tallinn dal 2004.
In funzione da dicembre 2019, il gasdotto Balticconnector corre 77 chilometri sotto il Baltico tra Inkoo, Finlandia, e Paldiski, Estonia, rifornendo anche Lettonia e Lituania. Domenica mattina è stato chiuso in via precauzionale dopo che è stata scoperta una fuga di gas nel Golfo di Finlandia, le cui acque bagnano anche la Russia e raggiungono il porto di San Pietroburgo. La pressione nella conduttura è scesa rapidamente intorno alle 2 del mattinoe questo – ha spiegato Reuters un funzionario locale anonimo con conoscenza diretta dell’incidente – “suggerisce che potrebbe non trattarsi di un difetto da poco”. Lo dice l’operatore finlandese Gasgrid è probabile che ci vorranno mesi per ripararlo. “La causa non è stata ancora identificata, l’indagine congiunta tra Finlandia ed Estonia continua”, ha affermato il presidente Niinisto.
La polizia finlandese è al lavoro e sta ancora verificando l’entità dei danni, le cui dimensioni, tuttavia, suggeriscono un atto deliberato che richiede conoscenze specialistiche. “Un atto del genere non può essere compiuto da una persona comune”, ha spiegato ai giornalisti l’ispettore Timo Kilpelainen. Il premier Petteri Orpo ha definito la situazione “preoccupante”ma l’approvvigionamento elettrico della Finlandia rimane stabile e il danno al cavo delle telecomunicazioni non ha avuto alcun effetto sulla connettività del paese. “E’ ancora presto per capire chi o cosa ha causato i danni”, ha precisato il primo ministro in carica da giugno. Secondo il portavoce delle forze armate finlandesi non è stata tuttavia individuata alcuna minaccia militare nei confronti del Paese.