Sta bene e prima si è presentata da sola, poi è stata raggiunta dalla madre mercoledì pomeriggio al commissariato della Cecchignola. E ai militari dell’Arma ha detto solo: «Ciao, mi raccomando una cosa: Non voglio stare con mio padre». Benedetto C., la dodicenne romana scomparsa lo scorso 4 agosto da Marina Velca, nei pressi di Tarquinia, dove la casa di famiglia dove si trova a Roma alla Pisana l’aveva accompagnata per una giornata al mare, ha suonato al citofono di la caserma verso le 15:00. È stata identificata con la madre, dipendente del ministero dell’Interno, come ha descritto su Facebook nei giorni scorsi, e forse verrà accostata anche al padre. In serata è stata accompagnata in questura, e poi carabinieri e polizia l’hanno nuovamente portata in una nuova casa famiglia.
I contatti della 12enne su Instagram
Decisivo è stato l’intervento della polizia postale nelle ultime 24 ore, ricostruendo «a tempo di record la rete di persone che hanno ospitato nei giorni scorsi il minore scomparso. Tale attività – spiega chi indaga – è stato reso possibile dal monitoraggio dell’utilizzo dei social network da parte del minore, che ha consentito la ricostruzione dei collegamenti giorno per giorno e quindi degli spostamenti, avvenuti prevalentemente nella zona sud-ovest di Roma. A seguito delle successive perquisizioni in zona effettuate sulla base dei predetti accertamenti, sono stati individuati coloro che hanno supportato la minore nel suo allontanamento. Nel pomeriggio, quindi, ricevuta notizia dell’individuazione delle case in cui aveva trovato ospitalità, la minorenne ha deciso di porre fine alla sua fuga». In particolare, gli agenti delle poste hanno ricostruito la rete di contatti di Instagram della minore e hanno raggiunto tre persone: gli inquirenti si sono presentati nelle loro abitazioni, ma Benedetta non c’era, però il cerchio si è ristretto e alla fine chi era con lei, come sua madre, ha deciso di accompagnarla alla caserma del arma più vicina.
Benedetta viene affidata al padre dal giudice
Le perquisizioni dei carabinieri erano partite subito dopo la denuncia presentata da un operatore della casa famiglia la sera del 4 agosto a Tarquinia ma si erano sostanzialmente sviluppate a Roma. La giovane, infatti, vive con il padre all’Eur perché gli è stato affidato dal giudice, anche se da due settimane era ospite nella casa di famiglia. Fin dalle prime battute però si è capito che il suo fosse un allontanamento volontario e che ci fossero dei contrasti tra i genitori.
La lite nella casa di famiglia e la fuga
Il motivo della fuga in mare era legato ad un contenzioso avuto dal minore con gli operatori che li avevano rimosso il telefono poiché lo stava usando senza permesso. Da Tarquinia Benedetta sei poi arrivata a Roma in pullman e avresti dovuto restare tutti questi giorni ospite di amici, magari con sua madre che sa tutto. Da qui le indagini dei carabinieri che potrebbero portare a ulteriori sviluppi della vicenda.