Passano gli anni, ma non per l’Elii: al Ponchielli il pubblico è in visibilio

Due ore di comicità irriverente ma anche di virtuosismo musicale, nello spettacolo che ieri sera ha riportato Elio e le storie tese al teatro Ponchielli, in una reunion che il pubblico aspettava da tempo, dal titolo “Ne ho solo uno”. dente rimasto e provo a riavvitarlo”, regia di Giorgio Gallione. Teatro tutto esaurito, con tanta gente venuta da fuori provincia, per un concerto-spettacolo in cui gli Elii dimostrano di non essere invecchiati, né come musicisti né come cabarettisti e senza bisogno di reinventare le loro canzoni, tanti arrangiamenti in infatti seguono le versioni originali.

Nove dei brani in scaletta provengono dall’album che li fece uscire dalla nicchia della scena nonsense nei primi anni Novanta – una raccolta dal titolo impronunciabile, “Italianan rum casusu çikti” – da “Vitello dai fatti di balsa” a “Urna”, passando per “Servi”. Ci sono moltissimi inserti comici tra una canzone e l’altra; la scenografia è sobria, i protagonisti sono loro, nella versione quasi originale, con la new entry del maestro Vittorio Cosma, già nel comitato scientifico delle Corde dell’anima, nella parte che avrebbe potuto essere quella di Rocco Tanica . E poi Faso al basso, Cesareo alla chitarra elettrica, Christian Meyer, batteria, Jantoman, tastiere, Paola Folli, voce e presenza ottimamente integrate nel contesto demenziale. Menzione d’onore per la Mangoni, irresistibile nei suoi travestimenti, di volta in volta animale immaginario, giovanissima, passeggino in paillettes per “Pork and Cindy” (censurato il finale).

Per il resto tutti vestiti di bianco, niente parrucche né travestimenti per Elio, che si presenta in abito anni ’20, con bermuda e reggicalze da uomo in bella vista.

Il pubblico va in delirio quando cantano Supergiovane e Born to be Abramo; e non mancano i riferimenti alla terra dei cachi, con frecciate rivolte ai vizi italiani più che alle virtù.

E nel finale, il primo bis “Out into the Daylight”, brano prog-rock dell’ex Genesis Mike Rutherford, sembra voler ricordare a tutti, prima di lasciare il teatro dopo un concerto pieno di gag e risate, che razza di musicisti sono gli Eliani. GB

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