Pensioni, vi spiego perché a dicembre si paga meno tasse (e l’importo aumenta)

C’è una ragione per cui il Pensione di dicembre è leggermente più alto rispetto a quello pagato nei mesi precedenti. Si pagano infatti con la rata di dicembre meno tasse rispetto a quelli generalmente applicati.

Oltre all’aggiunta della tredicesima, relativa bonus ed eccezionalmente per quest’anno il saldo di rivalutazione, dalla busta paga di dicembre Non vengono trattenute le addizionali Irpef regionali e comunali. Pertanto, a parità di lordo, l’accantonamento netto della pensione sarà più pesante.

Pensioni, cosa sono le aggiuntive e come vengono trattenute

L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, trattiene dalla pensione le somme dovute all’erario: dalle aliquote Irpef alle cosiddette maggiorazioni regionali e comunalidi chi importi sono calcolati sulla base delle tariffe stabilite annualmente dai competenti enti locali.

Mentre per quanto riguarda l’Irpef la ritenuta avviene mensilmente, per poi effettuare un conguaglio a fine anno, per le addizionali – calcolate sull’imponibile versato dall’INPS e senza tener conto di eventuali altri redditi – si adotta una modalità più complessa. usato . Questi, infatti, vengono conservati per lungo tempo pagamento anticipato quanto a bilanciaCOME:

  • iosupplemento regionale il saldo viene trattenuto dalla pensione l’anno successivo a quello cui si riferisce. Nel 2023, quindi, viene trattenuto il pagamento relativo al 2022: il pagamento è suddiviso in 11 tasso, da gennaio a novembre;
  • iosupplemento comunale, tuttavia, viene mantenuto in due modi diversi. Oltre a quella regionale, c’è la ritenuta a saldo del periodo d’imposta precedente, sempre in vigore 11 rate da gennaio a novembre. Poi c’è il cosiddetto a pagamento pagamento anticipato (nella misura del 30% dell’ulteriore importo ottenuto applicando al reddito imponibile dell’anno precedente l’aliquota fissata dal comune di residenza) che invece avviene in 9 rate da marzo a novembre.

Come puoi vedere, c’è quindi un elemento che accomuna sia le addizionali regionali che quelle comunali: entrambe cessano di svolgersi a dicembre, con la busta paga che avrà quindi un netto più elevato. Da gennaio poi si comincerà con le ritenute per l’anno 2023, mentre da marzo si aggiungerà anche l’acconto per il 2024.

Di quanto aumenta la pensione?

Capire quanto aumenta la pensione tra novembre e dicembre è necessario fare riferimento alle addizionali regionali e comunali applicate nella zona di residenza, come tra l’altro indicato negli ultimi cedolini pensionistici.

Ad esempio, nel Laziale l’aliquota aggiuntiva è pari all’1,73% fino a 15.000 euro, a cui si aggiunge l’1,6% – raggiungendo così il 3,33% – sopra tale soglia. Ad una pensione annua lorda di 30.000 euro, pari a circa 68euro al mese per 11 mesi.

In Lombardiatuttavia, le aliquote delle imposte aggiuntive sono le seguenti:

  • fino a 15.000 euro: 1,23%
  • tra 15.000 e 28.000 euro: 1,58%;
  • oltre 28.000 e fino a 50.000 euro: 1,72%;
  • oltre 50.000 euro: 1,73%.

Quindi su una pensione annua lorda di 30.000 euro si pagano ulteriori 424,30 euro, circa 38 euro per 11 mesi.

Tuttavia, le tariffe sono più alte Campano, dove si parte dall’1,73% per i primi 15.000 euro di reddito, per poi salire al 2,96% nella fascia tra 15.000 e 28.000 e al 3,20% per quello successivo tra 28.000 e 50.000 euro. Al di sopra di tale soglia si applica l’aliquota pari al 3,33%. Ciò significa che su una pensione di 30.000 euro, circa, si applica una maggiorazione regionale di 708,30 64euro al mese per 11 mesi.

In sintesi, per avere un’idea di quanto aumenta la vostra pensione grazie allo stop all’addizionale regionale, vi basterà prendere l’importo complessivo versato nel 2022, applicare l’aliquota applicata nella regione di riferimento e dividere il risultato per 11 mensilità. O in alternativa basta guardare la busta paga di novembre dove è espressamente indicata la somma trattenuta.

Lo stesso dovrebbe essere fatto per ilsupplemento comunale, più complicato da calcolare dato che in questo caso la ritenuta viene effettuata in acconto e a saldo. Un onere aggiuntivo che vale la pena sottolineare è comunque inferiore a quello regionale. Il Comune di Roma, ad esempio, applica un’aliquota dello 0,9%: su una pensione di 30.000 euro lordi si tratta quindi di circa 270 euro annui.

Ciò significa che da marzo a novembre viene trattenuta una somma complessiva di 90 euro (il 30% a titolo di caparra), 10 euro al mese per 11 mesi, a titolo di caparra per il 2023. Per il 2022, invece, vengono trattenuti i restanti 180 euro, circa 16 euro per 11 mesi. Il che significa che a dicembre ci sarà un ulteriore risparmio di circa 26 euro vista la mancata applicazione delle maggiorazioni.

Considerando anche l’effetto della addizionale regionale, un pensionato residente a Roma con pensione annua di 30.000 euro gode di un incremento di circa 94 euro a dicembre.

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