Onu, il raid su Jabalia potrebbe costituire un crimine di guerra
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha affermato che il bombardamento da parte di Israele del campo profughi palestinese a Jabalia, nella Striscia di Gaza, potrebbe costituire un crimine di guerra. “Dato l’elevato numero di vittime civili e l’entità della distruzione a seguito degli attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Jabalia, abbiamo serie preoccupazioni che si tratti di attacchi sproporzionati che potrebbero equivalere a crimini di guerra”, ha scritto l’agenzia delle Nazioni Unite su X.
Tajani: Ho parlato con i 4 italiani, stanno bene
«Ho appena parlato con i miei connazionali e con il funzionario dell’ambasciata al Cairo che li assiste. Stanno tutti bene”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Continuiamo a lavorare anche adesso per gli altri italiani e i loro parenti che si trovano ancora nella Striscia. Contiamo di farli uscire con le prossime aperture, previste a partire da domani e nei prossimi giorni.”
I primi 4 italiani lasciano la Striscia di Gaza da Rafah
Quattro italiani, volontari di ONG internazionali, di cui uno con moglie palestinese, che nelle scorse settimane si trovavano già nella base Unrwa di Rafah, hanno varcato il confine e si trovano ora in Egitto, assistiti dal personale dell’ambasciata italiana al Cairo. “Sono felice di confermare che un primo gruppo di italiani che intendevano lasciare Gaza ha lasciato la Striscia” ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Onu: un’altra atrocità a Jabalia
Il capo degli affari umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffith ha denunciato il bombardamento del campo profughi di Jabalia che ha causato decine di morti, definendolo “l’ultima atrocità che ha colpito gli abitanti di Gaza”. Nella Striscia – ha aggiunto – “i combattimenti sono entrati in una fase ancora più terrificante, con conseguenze umanitarie sempre più spaventose”. Griffiths lamentava che “il mondo sembra incapace, addirittura riluttante, ad agire per porre fine a questa guerra”.
Capo di Hamas: necessario il cessate il fuoco per liberare gli ostaggi
Per la liberazione degli ostaggi a Gaza è necessario un “cessate il fuoco”. Lo ha detto il capo di Hamas Ismail Haniyeh – citato dai media – aggiungendo di aver informato i mediatori dei negoziati in questo senso. Secondo Haniyeh, gli ostaggi israeliani nella Striscia sono soggetti “alla stessa morte e allo stesso trattamento” che subiscono i palestinesi. Il leader di Hamas ha poi detto ai mediatori che “il massacro” deve finire e ha lanciato un appello alla popolazione affinché continui a protestare.
Haaretz: Il campo profughi di Jabalia è stato colpito ancora
Il campo profughi di Jabalia a Gaza è stato nuovamente colpito da attacchi aerei israeliani. Lo riporta Haaretz secondo il quale si sarebbero verificati numerosi decessi.
Nuovo raid israeliano nel campo profughi di Jabalia
Nuovo raid aereo delle forze militari israeliane contro il campo profughi di Jabalia. Numerose sono le vittime, riferisce Al Jazeera, definendo i bombardamenti “intensi e indiscriminati”. Centinaia di persone rimarrebbero intrappolate sotto le macerie degli edifici rasi al suolo. Prima del raid erano stati lanciati volantini che invitavano i civili a lasciare il sito.
46 ricercati arrestati in Cisgiordania, 30 di Hamas
L’esercito ha dichiarato di aver arrestato 46 palestinesi ricercati in Cisgiordania e che 30 di questi sono agenti di Hamas. Secondo il portavoce militare, 4 dei ricercati sono stati arrestati nel villaggio di Tubas e 11 in quello di Bidu. Dall’inizio del conflitto, in Cisgiordania sono state arrestate circa 1.180 persone ricercate e di queste almeno 740 sono membri di Hamas.
Base americana colpita in Siria
Una base militare americana nel sud della Siria, al confine con Iraq e Giordania, è stata presa di mira da almeno due droni armati. Lo riferisce la «Resistenza islamica in Iraq», una coalizione di gruppi armati iracheni filo-iraniani vicini agli Hezbollah libanesi, secondo cui gli aerei senza pilota hanno colpito la base militare di Tanf, a sud-est di Damasco.
Libano del Sud, 15enne ucciso dal fuoco israeliano
Un ragazzo di 15 anni nel sud del Libano è stato ucciso nelle ultime ore dal fuoco israeliano. Lo riferiscono fonti mediche libanesi secondo cui il ragazzo, Hussein Kurani, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante un bombardamento israeliano nella zona di Bint Jbeil, vicino alla linea di demarcazione tra i due Paesi.
Media, l’esercito israeliano preme su Gaza da tre lati
L’esercito israeliano cattura Gaza City dai tre versanti terrestri: nord, centro e sud. Lo ha riferito la radio pubblica Kan, aggiungendo che l’accerchiamento avviene nell’ambito della politica di espansione dell’offensiva di terra. I militari, ha precisato, sono impegnati nella ricerca delle postazioni di Hamas e nella neutralizzazione dei suoi miliziani. Il portavoce militare Daniel Hagari ha riferito che l’esercito è di stanza ai margini della città.
Tajani, ha aperto Rafah, spero che escano presto i primi italiani
«In mezzo a tante disgrazie, questa mattina è stato aperto il corridoio di Rafah e hanno cominciato ad uscire le prime persone, e Spero che oggi possano cominciare ad uscire anche i primi italiani. La nostra Ambasciata al Cairo è già pronta ad accogliere i nostri connazionali che partiranno». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo all’inaugurazione di Lucca Comics&games a Lucca. «Inizieranno ad entrare i camion con gli aiuti umanitari, e lo spero, ha aggiunto anche quelli inviati dallo Stato italiano che furono consegnati alla Mezzaluna Rossa”.
BBC: Lasceranno Gaza prima i feriti gravi, poi gli stranieri
Lasceranno la Striscia di Gaza prima 88 feriti gravi e poi gli stranieri, 500 al giorno, scrive la BBC, citando cinque addetti palestinesi al controllo passaporti, prima dell’apertura del valico di Rafah annunciata per oggi. A Gaza ci sono 7mila palestinesi con doppia cittadinanza. L’Egitto deve approvare la lista di tutte le persone pronte a lasciare la Striscia in attesa dall’altra parte del confine prima di poter iniziare a spostarsi.
Kim Jong-un ordina assistenza ai palestinesi
Kim Jong-un ha ordinato ai suoi funzionari di sviluppare misure per fornire assistenza globale alla Palestina. “Sembra che Pyongyang stia cercando di trarre vantaggio dalla guerra tra Israele e Hamas in diversi modi”, ha detto a Yonhap il deputato Yoo Sang-bum del People Power Party dopo l’audizione parlamentare dell’agenzia di intelligence sudcoreana.
Netanyahu: “È la guerra più giusta, avanti fino alla vittoria”
“I nostri soldati sono caduti in una guerra, nessuna delle quali è più giusta: la guerra per la nostra casa”: lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahucommentando la morte di 12 soldati nei combattimenti di ieri a Gaza.
“Sarà una guerra dura e sarà lunga”, ha osservato, esprimendo il cordoglio alle famiglie dei caduti. “Prometto ai cittadini israeliani: completeremo l’opera, andremo avanti fino alla vittoria”, ha sottolineato.
Gaza, 450 persone con doppia cittadinanza sono uscite dal valico di Rafah
Circa 450 persone stanno lasciando Gaza attraverso il valico di Rafah. Secondo quanto riportato dai media panarabi, l’evacuazione è avvenuta in seguito ad un accordo raggiunto dal Qatar.
Centinaia di persone sono stipate nel terminal di Rafah, in attesa di entrare in territorio egiziano. Lo riferiscono fonti locali secondo le quali si tratta di persone, palestinesi e non, in possesso di cittadinanza straniera.
Allo stesso tempo, dall’Egitto si vedono arrivare camion con aiuti umanitari destinati alla Striscia di Gaza. Da parte egiziana ci sono ambulanze pronte a ricevere i palestinesi feriti in uscita da Gaza.
Commando americano in Israele per aiutare a liberare gli ostaggi
Decine di commando americani sono arrivati in Israele negli ultimi giorni per contribuire alle operazioni di liberazione dei 240 ostaggi catturati da Hamas e trattenuti a Gaza. Lo ha riferito ieri sera la televisione pubblica Kan, citando fonti del Pentagono. L’emittente ha aggiunto che l’FBI, il Dipartimento di Stato e gli esperti statunitensi nelle trattative sugli ostaggi sono già in contatto con le loro controparti israeliane per offrire consulenza.
Il Qatar raggiunge un accordo per liberare altri ostaggi
Il Qatar ha raggiunto un accordo con Egitto, Israele e Hamas – in coordinamento con gli Stati Uniti – per la liberazione dalla Striscia di Gaza, attraverso il valico di Rafah verso l’Egitto, di un numero imprecisato di ostaggi con doppia nazionalità e di altri in gravi condizioni di salute. Lo riferiscono i media panarabi, citando fonti vicine ai negoziati in corso tra le parti.
Undici soldati israeliani uccisi nel nord della Striscia
Undici soldati israeliani sono morti nel nord della Striscia di Gaza in seguito all’esplosione di un missile anticarro. Le vittime hanno dai 18 ai 24 anni. Sempre ieri, altri due soldati israeliani sono rimasti uccisi in operazioni, di cui non sono stati forniti dettagli, nella Striscia.
Gaza di nuovo senza internet
La società di telecomunicazioni palestinese Paltel ha detto su X che c’è un’altra “completa interruzione di tutte le comunicazioni e dei servizi Internet con la Striscia di Gaza”.
«Cari cittadini della nostra amata Patria, – si legge nel post – siamo spiacenti di annunciare la completa interruzione di tutte le comunicazioni e dei servizi Internet con la Striscia di Gaza, a causa della nuova interruzione delle rotte internazionali precedentemente ricollegate. Gaza ha perso l’accesso a Internet venerdì scorso ma le linee sono state successivamente ripristinate.
“Truppe israeliane a sud di Gaza City”
A sud di Gaza City, le truppe israeliane stanno ancora cercando di tagliare l’autostrada principale di Gaza e la strada parallela lungo la costa mediterranea. Lo riferiscono alcuni testimoni, secondo il Guardian. Zaki Abdel-Hay, un residente della zona, ha detto all’Associated Press che le persone hanno paura di avventurarsi lì. «La gente ha molta paura. I carri armati israeliani sono ancora nelle vicinanze”, ha detto al telefono, aggiungendo che vicino alla strada si sentiva “il fuoco costante dell’artiglieria”. L’esercito israeliano ha poi pubblicato su Telegram le foto dell’operazione di terra in corso.