“Vorrei giocare ancora, vorrei essere competitivo. Il mio obiettivo non è vincere nuovamente il Roland Garros o gli Australian Open. I tifosi non devono illudersi. Sono molto consapevole del momento della mia vita in cui mi trovo. Tornare adesso è una cosa lontana, non dico impossibile, perché nello sport le cose cambiano velocemente, sono pienamente consapevole delle difficoltà che dovrò affrontare, ce ne sono diverse: una è insormontabile, l’età, l’altra è la problemi fisici, che non mi permettono di allenarmi regolarmente al 100%. La combinazione di queste due cose fa sembrare praticamente impossibile aspirare a certe cose. Questo mi toglie l’entusiasmo? No, perché alla fine quello che mi entusiasma è giocare di nuovo, sentendosi competitivo.”
A proposito dell’infortunio
“Vivo con un dolore controllato. Non è un dolore che rende la vita amara. Ci sono momenti in cui mi è difficile scendere le scale di casa. Quando succede, succede, è difficile essere molto felici.”
Sul tennis giocato
“Ho visto poco tennis in questo periodo, ma non perché soffra di non poter giocare. Io non sono così. Sono uno che volta pagina molto velocemente. Ho visto gli Us Open e non è andata così. Non mi fa male non essere lì. Lo vivo in modo naturale. Non guardo molto. tennis perché ho bisogno di staccare la spina. Ho visto la finale di Wimbledon, gli US Open. Quando hai fatto una cosa per tutta la vita, è difficile guardare una partita di tennis e distrarti. Finisci per analizzare le cose come se dovessi giocare il giorno dopo, e questo non ti permette di disconnetterti”.
Sul record di titoli Slam di Djokovic (+2 su Nadal)
“Non sono frustrato. Per un semplice motivo: perché credo di aver fatto tutto il possibile perché le cose andassero nel miglior modo possibile per me.”
Djokovic e la frustrazione
Alla domanda: “Ma non puoi essere frustrato con 22 titoli Slam?”, lo spagnolo ha risposto: “Puoi vivere frustrato con 22 Slam, Novak per esempio lo vive più intensamente. Per lui sarebbe stato più frustrante non esserci riuscito. Forse è per questo che l’ha fatto”.
Sulla sua carriera
“Sono stato uno dei giocatori più inattivi del circuito per molti anni. Ho perso quattro anni e mezzo di tornei del Grande Slam. Questo è lo sport. Djokovic ha più successo anche perché ha avuto un livello di forma fisica che gli ha permesso di gioca più di me.”
Djokovic: “Federer e Nadal sono i miei grandi rivali, occupano i miei pensieri da 15 anni”