Il primo ministro Rishi Sunak cambia capo del Ministero dell’Interno due giorni prima dell’attesa sentenza della Corte Suprema sul piano di trasferimento dei migranti irregolari in Ruanda. Torna invece nella squadra di governo l’ex primo ministro dimessosi nel 2016 dopo l’esito del referendum sulla Brexit. Opposizioni sarcastiche
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Rimpasto di governo nel Regno Unito. Il primo ministro Rishi Sunak destituisce Suella Braverman dalla carica di ministro degli Interni e sceglie James Cleverly – fino ad ora capo degli Affari esteri – per sostituirla. Il posto di Cleverly è occupato da David Cameron, l’ex primo ministro britannico che si è dimesso nel 2016 dopo l’esito del referendum sulla Brexit. “Sono stato in disaccordo con Sunak su alcune decisioni individuali” in passato, ma “lui è un leader forte e capace”, ha commentato Cameron sui social dopo la nomina, aggiungendo di aver accettato per spirito di “servizio al Paese” in un momento di drammatiche “sfide” globali.
Un rimpasto ai massimi livelli
Come il BBC, la decisione di spostarsi Cleverly all’Interno e, di conseguenza, di designare Cameron ministro degli Esteri, si inserisce in un ampio rimpasto del governo britannico che coinvolge posizioni di altissimo livello. La decisione arriva due giorni prima della delicata pronuncia della Corte Suprema britannica sul contestato progetto di trasferire quote di migranti irregolari in Ruanda come richiedenti asilo in attesa di una risposta dal Regno Unito. Il piano, nonostante le polemiche, è sempre stato difeso dall’uscente Braverman.
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Il ritorno di Cameron
Cameron si è dimesso dalla carica di primo ministro nel 2016 dopo il risultato del referendum sulla Brexit, che lui stesso aveva indetto solo per poi fare campagna per il “No” e perdere. L’anno scorso, lo stesso Sunak ha tolto il titolo di primo ministro più giovane nella storia moderna del Regno Unito. Dalle sue dimissioni 7 anni fa, Cameron non è più membro del Parlamento: ora, con la sua nomina a ministro degli Esteri e il suo ritorno nella squadra di governo, è stato cooptato d’urgenza nella Camera dei Lord non elettiva.
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La partenza di Braverman
Secondo i giornali britannici, la rimozione di Braverman rischia di ravvivare le divisioni all’interno della maggioranza Tory. La irrita la prima reazione dell’ex ministro alla sua partenza: “È stato l’onore e il più grande privilegio della mia vita ricoprire la carica di ministro dell’Interno”, scrive, avvertendo però di essere determinata a “dire di più al momento giusto”. “. La decisione di Sunak sembra però essere accolta con favore da molti colleghi della maggioranza, che non avevano accolto con favore le sue parole sull’atteggiamento “morbido” attribuito alla polizia nei confronti delle manifestazioni filo-palestinesi. Tali affermazioni sono poi sfociate nell’aggressione di alcuni agenti nella piazza di Londra da parte di gruppi di contromanifestanti antipalestinesi dell’estrema destra nazionalista inglese.
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Malcontento nella maggioranza
Il licenziamento di Braverman è però contestato da esponenti della corrente più estremista del Partito conservatore, secondo i quali l’ormai ex ministro sarebbe stato licenziato “solo per aver detto la verità”. Accusano anche Sunak di aver “ceduto a sinistra”. L’entourage del primo ministro si è limitato a giustificare il cambio della guardia nell’ambito di “decisioni a lungo termine” intese nelle intenzioni dichiarate “a garantire un futuro migliore al Paese”.
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La reazione dell’opposizione
“Qualche settimana fa Sunak ha descritto Cameron come il simbolo di tale identità lo status quo fallito, ora lo recupera come una zattera di salvataggio: un modo per cancellare tutte le ridicole pretese del primo ministro di rappresentare il cambiamento dopo 13 anni di fallimenti dei Tory”, ha commentato Pat McFadden, uno dei leader della macchina organizzativa laburista. “Niente rappresenta il futuro e il cambiamento meglio di… David Cameron”, gli fa eco sarcasticamente Jess Phillips, altro deputato d’opposizione del partito di Keir Stramer. I LibDem accusano invece Sunak di aver mostrato ancora una volta “debolezza” per aver esitato a silurare Braverman.