Sabatini a CM: ‘Le critiche feroci a Pioli non gli attribuiscono gli errori corretti: ecco i veri tormenti che deve avere il Milan’ | Prima pagina

Il processo a Pioli è giusto. Di più: necessario. Ma il contenuto delle critiche è sbagliato. L’allenatore di Milano è accusato di aver perso cinque derby nel 2023, senza spiegarne le ragioni. È crocifisso per loro dichiarazioni (“Al primo gol dell’Inter abbiamo avuto il possesso palla per quattro minuti”): diventano meme – quindi ridicolo – e a nessuno importa se le parole corrispondono ai fatti. Viene quasi minacciato per non essersi scusato con i fan.

Ecco, questa è la critica. Questo il processo a Pioli: tutto in superficie, pochi approfondimenti né tentativi originali per scardinare le opinioni superficiali dei pensatori più ripetitivi. Il Milan non ha perso i cinque derby del 2023 perché si è arreso, né si è consegnato come vittima sacrificale, né per la difesa a tre, né perché Leao non c’era una volta o per qualsiasi motivo non ovvio: L’Inter era ed è più forte. Poi, ovviamente, oltre a questo fondamento di verità assoluta, ci sono le variabili. La cosa più ovvia è questa Il Milan ha perso tutti i derby proprio perché non ha mai provato a copiare l’Intergiocando almeno un po’ “difesa e contrattacco”squadra chiusa e ripartenza. Eppure questa evidenza non passa, forse perché è troppo semplice decifrare il pensiero comune. Finora il Milan è stato applaudito e incoraggiato per il suo “calcio europeo”, anche se nel 2023 sarà battuto cinque volte su cinque dal “calcio italiano”. E nessuno cerca di spiegare cosa accadrebbe se la mossa del terzino-trequartista Lo fa Cancelo (o Walker e Akè alternativamente) un conto è, se lo fa la Calabria – come si dice nelle campagne toscane – invece di qualcosa viene fuori un… contadino!

A margine di quest’ultima nota un po’ scherzosa, un discorso serio che va oltre il derby e il Milan. Il 90% degli allenatori dovrebbe smettere di copiare tanto per copiare e fare bella figura con azioni che ricordano gli esercizi di Coverciano, piuttosto che azioni per segnare gol. Ci sono stati dieci anni di Tiki Taka al Barcellona, ​​poi tutti prendono possesso della palla e passano. Nessuno provava a pensare che questa fosse la partita (a tratti insopportabile anche per Guardiola!) che sarebbe diventata un antigioco, un anticalcio, se non fosse stata finalizzata da Messi. Era un “toro” Xavi-Iniesta-Messi. Poi l’argentino si è stancato di “bulldozer”, si è voltato, ha dribblato tre ed è andato in porta! Eppure, soprattutto qui in Italia, il 90% degli allenatori ha imitato questo ormai scomparso TikiTaka. Anche la trasmissione televisiva non c’è più… Negli ormai famosi quattro minuti raccontati da Pioli prima del gol del vantaggio dell’Inter, è vero: il Milan ha sempre avuto palla in mano. Per quanto ho potuto vedere, la squadra ha eseguito perfettamente il compito di portare Calabria a ricoprire il ruolo di regista insieme a Krunic, davanti a due difensori non proprio fulminei, ma abbandonati al loro destino: Kjaer e Thiaw. Solo per sapere: il danese se la cava comunque grazie all’esperienza, mentre il più giovane tedesco entra in crisi. Grazie all’archivio della Bundesliga si scopre anche questo imbarazzante anche il confronto Thuram-Thiaw il 20 marzo 2021 in Schalke04-Borussia Moenchengladbach 0-3 e poi il 13 agosto 2022 in Schalke04-Borussia Moenchengladbach 2-2. A un certo punto del derby c’è stata una statistica che non troverete da nessuna parte: né sui giornali, né sul web. Dopo circa un’ora di gioco, Calabria aveva giocato il doppio dei palloni di Leao. Anche perché era il compito di Pioli, l’innovazione che tutti avevano applaudito, senza farsi una domanda né interrogarlo con un’eventuale contromossa. E un po’ perché L’Inter (e quindi Inzaghi) aveva scelto di far giocare il Milan esattamente così: tutti raddoppiavano, Calabria sempre lasciato libero di impostare la palla. Ecco. Mi viene in mente l’allenatore dell’Inter che canta la hit dell’estate al collega del Milan: “Presto non resisto / Italodisco / scusa se insisto / ma questa notte / quello che preferisco / è un’ossessione fissa / un imprevisto per fare l’amore”. Vuoi la traduzione del derby? “Presto non resisto / direttore Calabria / chi insiste / ma stasera / quello che preferisco / è la tua ossessione / tutto pianificato per vincere”.

Perdonatemi la licenza di paroliere. Quindi paroliere. Che è come da giornalista a giornalaio, nel linguaggio dei social. Al di là delle provocazioni musicali, resta ciò che dovrebbe essere il vero tormento di Milano. Non un successo estivo, ma un vero tormento. Se hai Leao in squadra deve essere lui a toccare il doppio dei palloni di Calabria. Se in squadra avete un centravanti che gioca come Giroud, il gioco dovrebbe puntare su di lui come trequartista avanzato, non ancora su Calabria trequartista. Se hai due difensori lenti e sfasati come Kjaer e Thiaw non puoi abbandonarli con Theo da una parte a fare l’attaccante e Calabria dall’altra a fare il trequartista.. Visto che sembra che il Milan abbia perso il capitano contro la Calabria, è meglio specificare che non è così. Assolutamente! Il Milan ha perso cinque derby su cinque contro l’Inter perché è più debole, Prima di tutto. E poi perché quest’ultimo Pioli – difficilmente riconoscibile – sembra divertirsi a sentirsi dire che va bene per il gioco “europeo”, piuttosto che per un gioco “italiano” che esalta le caratteristiche dei suoi giocatori. Ma se qualcuno pensa ancora di rimettere in piedi la partita a prescindere dai giocatori, noi non ci siamo. Oppure la partita da una parte e il risultato dall’altra: siamo finiti. Non credeva anche Stefano Pioli alla distinzione maldestramente inventata tra “risultati” e “giocatori”?

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