Stati Uniti, Trump: truppe fuori dall’Afghanistan prima di Natale

“Home by Christmas”: così sottolinea Donald Trump in un tweet, riferendosi alle truppe americane in Afghanistan. Ma non è chiaro se si tratti di una nuova accelerazione del programma di ritiro occidentale, o semplicemente di un desiderio, espresso in termini ambigui anche per uso elettorale. Il ritiro da quelle che Trump definisce “ridicole guerre senza fine” è un punto di forza della sua campagna elettorale.

“Dovremmo avere il piccolo numero rimanente dei nostri uomini e donne coraggiosi che servono in Afghanistan a casa entro Natale!” Il tweet dice. La seconda ipotesi, quella di un’uscita volutamente poco chiara, sembra la più plausibile, visto che solo poche ore prima Robert O’Brien, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, aveva confermato i piani già in atto, vale a dire che Washington avrebbe ridotto le sue forze in Afghanistan a 2.500 entro l’inizio del prossimo anno.

Alla base del programma di ritiro progressivo c’è l’accordo firmato a Doha dai rappresentanti talebani e dagli Stati Uniti, che impegna le forze di Resolute Support a lasciare l’Afghanistan entro maggio 2021, con la garanzia che il Paese non tornerà ad essere una base per il terrorismo attacchi all’estero.

Dopo il primo accordo, nelle ultime settimane sono iniziati i colloqui tra i delegati del governo di Kabul e quelli dell’organizzazione fondamentalista, anche nella capitale del Qatar. Ma la distanza tra le posizioni rimane grande e il futuro dell’Afghanistan, e della sua forma statale, è ancora pieno di incertezze.

Le accelerazioni di Trump, oltre al fatto che siano direttamente operative o solo desideri generici, coinvolgono anche gli alleati. Anche il contingente italiano, schierato a Herat, si prepara a ridurre la propria presenza. Il nostro Paese ha una presenza ridotta rispetto al massimo previsto. I maggiori stati ribadiscono che la situazione non è cambiata dallo scorso agosto, quando il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha sottolineato che il contingente si sta avvicinando gradualmente ai 650 uomini che dovrebbero essere pienamente operativi dopo gli accordi di Doha.

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