ROMA Se la sperimentazione, che inizierà alleaeroporto di Fiumicino nelle prossime settimane sarà soddisfacente, il nostro prossimo futuro di passeggeri avrà tempi diversi: andremo al terminal un’ora prima del solito (anzi due ore prima della partenza per un volo nazionale, tre-quattro per uno intercontinentale), per eseguire il buffer veloce e assicurati di non essere positivo coronavirus. Al passeggero però verrà offerta anche un’alternativa, che potrebbe essere ancora più interessante se la formula “un biglietto, un buffer” fosse estesa anche ai voli di lungo raggio.
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ITINERARI
Supponiamo che tu abbia acquistato un biglietto per New York. Per evitare di andare troppo presto in aeroporto, avremo un piano B: entro 72 ore prima del decollo, potremo presentarci al drive in cui oggi verrà inaugurato presso il parcheggio sosta lunga di Fiumicino Aeroporto ed esegui il tampone. Le due opzioni sono previste nel piano che stanno studiando presso la Regione Lazio, in collaborazione con Aeroporti di Roma che, in tema di test, ha messo a disposizione a tempo di record le strutture (molto apprezzate sui social) per le prove a chi rientra dalla Spagna, Grecia. , Malta e Croazia.
Le compagnie aeree stanno dimostrando molto interesse: dato che domani non avremo il vaccino, la capacità di tamponare velocemente alla partenza sembra essere l’unica arma per rilanciare il traffico aereo. L’idea, su cui stiamo lavorando, è di testare il sistema sui voli nazionali Roma-Milano. Dobbiamo essere realistici: pensare allo swabbing in partenza è ambizioso, più complicato del meccanismo oliato oggi sugli arrivi. Il volo che parte, in linea di principio, non può aspettare. Il timore di molti, però, è che la sperimentazione del sistema sulla tratta Roma-Milano possa favorire il vero concorrente: i treni ad alta velocità.
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GARANZIE
La pensa diversamente l’assessore alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato: “Se riusciamo a metterci al passo con tamponi rapidi alle partenze dei voli Roma-Milano, offriremo un valore aggiunto eccezionale: la certezza di viaggiare in sicurezza” . Un volo con tutti i passeggeri che hanno sostenuto il test è una garanzia non solo per la salute, ma anche contro il rischio di finire in quarantena. Molti si chiedono: ma cosa succederà se, quando avrò il tampone in partenza e sarò positivo? Ovviamente si innescherà la quarantena, ma se sei contagiato, sapere che è la cosa più importante, per la tua salute (perché affronti qualsiasi malattia nel tempo) e per quella delle persone care a cui il virus non verrà trasmesso.
La prospettiva è quella di andare oltre la sperimentazione sul volo Roma-Milano ed espandere il servizio a quelli intercontinentali. In questi giorni, allo Spallanzani, si sta valutando l’efficacia di un altro tipo di test, salivare, meno invasivo e più veloce. Proprio ieri negli Stati Uniti la FDA (l’autorità sanitaria) ha autorizzato un tampone di quel tipo. Tutti questi strumenti potrebbero essere utili anche per attuare il piano su cui sta lavorando il ministro della Salute, Roberto Speranza: accordi tra nazioni (in particolare Francia, Germania, Spagna e Italia) sui test aeroportuali. Il 4 settembre si terrà un vertice europeo su questo tema. Intanto oggi inizia il drive-in nel parcheggio sosta lunga dell’aeroporto di Fiumicino, fruibile anche dai passeggeri in arrivo con voli serali. “Crediamo sia nostro dovere garantire il massimo supporto al fianco della Regione, del Governo e della nostra comunità.
La rapida realizzazione di un grande drive-in in aeroporto non solo testimonia la consapevolezza e l’impegno nel mettere in campo tutto il possibile per affrontare con determinazione l’emergenza Covid-19 ma, in prospettiva, guarda anche alla possibilità di offrire a tutti i nostri passeggeri un’ulteriore opportunità per gestire in modo semplice e rapido le attività di controllo del contagio », afferma Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma.
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