Gli indici europei alzano la testa ma alla fine perdono slancio e chiudono senza un ordine particolare. I risultati delle elezioni regionali e del referendum aiutano Piazza Affari, spingendo i rendimenti del BTp decennale ai minimi da febbraio
di Enrico Miele
Gli indici europei alzano la testa ma alla fine perdono slancio e chiudono senza un ordine particolare. I risultati delle elezioni regionali e del referendum aiutano Piazza Affari, spingendo i rendimenti del BTp decennale ai minimi da febbraio
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L’ottimismo sulla “locomotiva tedesca” li convince solo parzialmente Borse valori europee che, nella seduta del 22 settembre, ha segnato un parziale rimbalzo dopo lo schianto del Black Monday (con Madrid e Parigi in rosso). Questa volta l’umore dei mercati è migliorato dall’istituto Ifo, che parla di una “ripresa migliore del previsto” in Germania e di un calo del PIL “più mite” del previsto nel 2021. Basta questo per far tornare gli investitori a rischio, nonostante i timori di nuovi blocchi e il trend di contagio in continuo aumento, mentre dall’altra parte dell’Atlantico Jerome Powell (Fed) conferma l’impegno del Central Institute ma auspica nuove misure da parte del governo Usa. Anche Piazza Affari tira un sospiro di sollievo, chiamata a vincere “Prova di voto” dopo l’esito del referendum regionale e costituzionale che, secondo gli analisti, rafforza il governo del Pd-5 Star ed evita una fase di instabilità politica (e per alcuni il maggior peso nelle urne dei Democratici aumenterà le possibilità di utilizzo del Mes). Il Ftse Mib, per lungo tempo il migliore del Vecchio Continente, ha perso slancio nelle fasi finali, chiudendo così con un rialzo dello 0,5%. Infine festeggiarlo diffusione che scende di dieci punti a 136 – tornato per la prima volta ai livelli pre-Covid – con il rendimento del BTp a dieci anni sotto la soglia dello 0,90% (minimo da febbraio).
UniCredit debole su ipotesi di acquisto di Mps, FCA al vertice
Nella lista principale c’è il leader Fca (+ 2,8%) sulla scia dell’intero comparto delle quattro ruote in Europa. Sale Poste (+ 1,4%) e Cnh rimbalzano (+ 1,6%) dopo una serie di sedute negative dovute alle tensioni sulla controllata Nìkola. Del resto, il gruppo Leonardo (-3%) e UniCredit (-1,9%) che, oltre al downgrade del Credit Suisse, è sotto i riflettori per Mps (+ 3,9%): il Tesoro, infatti, ad accelerarne la vendita , avrebbe contattato la banca di Jean Pierre Mustier (ma l’amministratore delegato pone come condizione che la transazione sia neutra per il patrimonio dell’istituto acquirente).
Tra gli altri titoli, al di fuori del Ftse Mib, si è distinto Illimity, che ha siglato un’alleanza con il gruppo Sella nel fintech. E ‘salita anche Mediaset che, secondo indiscrezioni, potrebbe rafforzare ulteriormente la propria partecipazione alla tv tedesca Prosiebensat.
Lo spread dopo il voto torna ai minimi da febbraio
Il diffusione BTp / Bund ha chiuso sui minimi della seduta sfruttando la buona intonazione del Btp, premiato dai risultati elettorali che il mercato interpreta nel senso di un rafforzamento del governo Conte. Il differenziale di rendimento tra il benchmark decennale BTp e la stessa scadenza tedesca, infatti, ha chiuso la seduta a 136 punti base dai 149 punti del 21 settembre, tornando su livelli mai visti dallo scorso febbraio. In forte calo anche il rendimento BTp decennale, tornato sotto la soglia dello 0,90%, con un ritorno ai livelli di sette mesi fa.
L’euro resta a 1,17 dollari, sale il greggio
Sul mercato valutario, ilEuro viene scambiato a $ 1,1734 (da $ 1,173 di ieri) ea 122,78 yen (122,86). Dollaro / yen a 104,63 (da 104,64). Petrolio in lieve rialzo a 39,67 dollari al barile nel WTI di novembre e a 41,54 nel Brent di novembre. La Borsa di Tokyo è ancora chiusa, gli altri listini asiatici sono negativi.
(Il Sole 24 Ore – Radiocor)