UE: “Situazione molto preoccupante” | Nuova stretta in Francia, Israele approva il blocco

Israele, blocco rafforzato fino alla fine delle festività ebraiche Per combattere l’infezione, le misure di prevenzione vengono rafforzate in molti paesi in tutto il mondo. Il governo israeliano ha approvato durante la notte un blocco ancora più severo di quello già in vigore: entrerà in vigore da venerdì e rimarrà in vigore fino all’11 ottobre, al termine delle festività ebraiche. Le misure includono la chiusura dei servizi non essenziali, il blocco delle manifestazioni oltre un chilometro da casa e in non più di 20 persone. Le sinagoghe saranno in funzione solo per le cerimonie Kippur. Interventi anche per il settore aeronautico.

Commissario Ue: “Situazione molto preoccupante” “La situazione del Covid-19 in alcuni stati dell’UE è persino peggiore del picco di marzo, questo è molto preoccupante. E significa che le misure di controllo adottate non sono state sufficientemente efficaci o non sono state applicate, o non sono state seguite come avrebbero dovuto. Ciò è chiaramente sottolineato nella valutazione del rischio presentata dall’ECDC “. Quindi l’assessore
Commissione europea per la salute, Stella Kyriakides, sulla valutazione del rischio.

Francia, nuove restrizioni da Parigi a Marsiglia Anche in Francia la situazione diventa sempre più preoccupante. Nella mappa che racconta l’emergenza nel Paese, fino ad oggi costellata di zone “rosse”, sono comparsi nuovi e più minacciosi colori: rosso scuro per “massima allerta”, è il caso di Marseille-Aix en Provence, dove da lunedì bar e i ristoranti saranno chiusi, e lo ‘scarlatto’ dell’emergenza sanitaria. Nuovo inasprimento a Parigi, con chiusura anticipata alle 22 per tutti i bar e ristoranti e divieto di raduni di più di 10 persone.

New York, MetOpera non riapre: Broadway a rischio Intanto si fanno sempre più evidenti gli effetti della crisi innescata dalla pandemia. A New York, il Metropolitan Opera ha annunciato che rimarrà chiuso per un altro anno. Il teatro inizialmente prevedeva di riprendere la stagione 2021-21 con un gala a Capodanno, ma i costi di gestione della struttura da 3.800 posti non ne consentono la riapertura con una capacità ridotta. Per il Met è la peggiore crisi in 137 anni di storia. Secondo il New York Times, la decisione rischia di innescare una reazione a catena a New York, prima fra tutte Broadway, i cui teatri sono chiusi da marzo.

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