“Abbiamo sentito un bambino piangere nella stanza sicura. Abbiamo sparato attraverso la porta finché non abbiamo più sentito alcun suono. Cosa significa? Li abbiamo uccisi.” Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno diffuso il video dell’interrogatorio di un “terrorista di Hamas”, che ha ammesso di aver ucciso bambini nell’attacco del 7 ottobre a Kfar Aza.
L’uomo, Amer Abu Ghosha, è un membro del commando Nukhba di Hamas. “La nostra unica missione era uccidere. Non rapire. Uccidere ogni persona e tornare a Gaza”, ha dichiarato. Il suo gruppo è arrivato su una jeep ed è entrato nella comunità di Kfar Aza dopo aver fatto saltare il cancello. Una volta dentro, ha detto, gli uomini di Hamas sono andati casa per casa, dando fuoco alle case e sparando alla gente.
Abu Ghosha ha ricordato di aver sentito le grida di bambini piccoli dopo essere entrati in una casa e aver sparato alla porta della stanza sicura dove erano rinchiusi fino a quando, poiché le grida si erano fermate, ha creduto di averli uccisi. “In quel momento è arrivato l’esercito, i soldati hanno iniziato a sparare e noi abbiamo risposto. Abbiamo continuato per 10 minuti, poi ci siamo arresi”.
Sono circa 3mila i “terroristi di Hamas” che hanno partecipato al sanguinoso attentato del 7 ottobre, secondo le stime delle Forze di difesa israeliane.
Circa un migliaio di loro furono uccisi nei combattimenti nelle località israeliane attaccate, mentre altri 200 furono catturati dall’esercito israeliano. Il resto è tornato a Gaza o è morto nella zona di confine. Secondo il Times of Israel, nei pressi della Striscia ci sono corpi di membri di Hamas che non sono stati ancora recuperati.