“Volevano rubare segreti diplomatici” – Libero Quotidiano

Soffia nel cuore del Vaticano. La società statunitense di sicurezza informatica, Recorded Future, ha dichiarato di aver scoperto che un gruppo di hacker collegati al governo cinese era riuscito a infiltrarsi nei server del quartier generale di Papa Francesco. Lo scopo dell’attività che è andata avanti per tre mesi è stato rubare segreti diplomatici. In particolare quelli relativi ai negoziati in corso tra Pechino e la Santa Sede sul rinnovo dell’accordo per la nomina dei vescovi. Non solo, perché anche le comunicazioni confidenziali tra la diocesi di Hong Kong, la Missione di studio della Santa Sede e il Pontificio Istituto per le missioni straniere (PIME) sono prese di mira.

Tutti – secondo quanto dichiarato da Wired – sarebbero partiti da un malware in una e-mail di condoglianze per la morte di un vescovo cinese firmato dal cardinale Pietro Parolin, il capo della diplomazia vaticana, e inviato al monsignore Javier Corona Herrera, capo dello studio della Santa Sede. La Santa Sede non ha ancora commentato la questione, mentre il ministro degli Esteri cinese si è difeso dicendo che il Paese è “un fermo difensore della sicurezza informatica” e che tali accuse richiedono “ampie prove e non solo congetture”.

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